Nina Zilli ospite di Positano mare, sole e cultura - Le Cronache
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Nina Zilli ospite di Positano mare, sole e cultura

Nina Zilli ospite di Positano mare, sole e cultura

Al via la rassegna letteraria “Positano Mare, Sole e Cultura”, organizzata dall’Associazione Culturale Mare Sole e Cultura in collaborazione con Mondadori e il Comune di Positano e presieduta da Aldo Grasso, che per celebrare il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri dedica la sua XXIX edizione al tema “In piccioletta barca. Navigando tra le parole”. A tagliare il nastro della XXIX edizione, venerdì 23 luglio (ore 21 – Palazzo Murat – Positano) Teresa Ciabatti, autrice del volume Sembrava bellezza (Mondadori) che insieme al direttore del settimanale Donna Moderna, Annalisa Monfreda, darà vita ad una riflessione sul tema “Il tempo del viaggio”. Con la partecipazione di Nina Zilli. Saluti del Sindaco di Positano, Giuseppe Guida. Ad accoglierci tra le pagine di questo romanzo è una donna, una scrittrice, che dopo essersi sentita ai margini per molti anni ha finalmente conosciuto il successo. Vive un tempo ruggente di riscatto, che cerca di tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po’ di più. Proprio come la figlia, che rifiuta di parlarle e si è trasferita lontano. Combattuta tra risentimento e sgomento per il tempo che si consuma la coglie Federica, la più cara amica del liceo, quando dopo trent’anni torna a cercarla. E riporta nel suo presente anche la sorella maggiore Livia – dea di bellezza sovrannaturale, modello irraggiungibile ai loro occhi di sedicenni sgraziate -, che in seguito a un incidente è rimasta prigioniera nella mente di un’eterna ragazza. Come accadeva da adolescenti, i pensieri tornano a specchiarsi, a respingersi e mescolarsi. La protagonista perlustra il passato alla ricerca di una verità, su se stessa e su Livia, e intanto cerca di riafferrare il bandolo della propria esistenza ammaccata: il lavoro, gli amori. Livia era e resta un mistero insondabile: miracolo di bellezza preservata nell’inconsapevolezza? O fenomeno da baraccone? Avvolti nelle spire di un’affabulazione ammaliante, seguiamo la protagonista in un viaggio che è insieme privato e generazionale, interiore e concreto. E mentre lei aspira a fermare l’attimo per non perdere la gloria, la sorte di Livia è lì a ricordare cosa può succedere…