Nel territorio dell'Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno non saranno svolte celebrazioni eucaristiche, in cappelle o all'aperto, all'interno o immediatamente all'esterno dei cimiteri in occasione del primo novembre, solennità di Tutti i Santi, e del 2 novembre, commemorazione dei fedeli defunti, "stante la situazione di grave emergenza sociale dovuta alla diffusione del Covid-19". Lo comunica l'arcivescovo monsignor Andrea Bellandi, spiegando che la decisione è stata presa "per motivi precauzionali e non senza sofferenza". - Le Cronache
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Nel territorio dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno non saranno svolte celebrazioni eucaristiche, in cappelle o all’aperto, all’interno o immediatamente all’esterno dei cimiteri in occasione del primo novembre, solennità di Tutti i Santi, e del 2 novembre, commemorazione dei fedeli defunti, “stante la situazione di grave emergenza sociale dovuta alla diffusione del Covid-19”. Lo comunica l’arcivescovo monsignor Andrea Bellandi, spiegando che la decisione è stata presa “per motivi precauzionali e non senza sofferenza”.

Nel territorio dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno non saranno svolte celebrazioni eucaristiche, in cappelle o all’aperto, all’interno o immediatamente all’esterno dei cimiteri in occasione del primo novembre, solennità di Tutti i Santi, e del 2 novembre, commemorazione dei fedeli defunti, “stante la situazione di grave emergenza sociale dovuta alla diffusione del Covid-19”. Lo comunica l’arcivescovo monsignor Andrea Bellandi, spiegando che la decisione è stata presa “per motivi precauzionali e non senza sofferenza”.

Nel territorio dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno non saranno svolte celebrazioni eucaristiche, in cappelle o all’aperto, all’interno o immediatamente all’esterno dei cimiteri in occasione del primo novembre, solennità di Tutti i Santi, e del 2 novembre, commemorazione dei fedeli defunti, “stante la situazione di grave emergenza sociale dovuta alla diffusione del Covid-19”. Lo comunica l’arcivescovo monsignor Andrea Bellandi, spiegando che la decisione è stata presa “per motivi precauzionali e non senza sofferenza”.

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