«Nel nostro cantiere lavorano 92 salernitani» - Le Cronache
Attualità

«Nel nostro cantiere lavorano 92 salernitani»

«Nel nostro cantiere  lavorano 92 salernitani»

di Francesco Carriero

All’interno del cantiere di traforazione per la realizzazione di Porta Ovest, il 46,70% dei lavoratori è proveniente da Salerno e provincia. Sono i freddi dati presentati dal direttore di commessa della Tecnis, l’ingegnere Giuseppe Miceli, e dal direttore dei lavori Giuseppe Cavallaro che mettono un freno definitivo alle polemiche tra l’azienda catanese e le organizzazioni sindacali salernitane, che lamentavano scarsa presenza di operai provenienti dal nostro territorio all’interno del cantiere. «Ero a Roma – spiega Miceli – quando ho letto una serie di articoli in cui si parlava di promesse non mantenute e prese in giro fatte dalla Tecnis dai sindacati sulla questione assunzioni. Queste illazioni sono prive di fondamento. Basta guardare il report sui nostri uomini e mezzi che per il protocollo di legalità inviamo settimanalmente alle forze dell’ordine, per rendersi conto di come è composta la nostra forza lavoro». L’ultimo rapporto, infatti, evidenzia come, all’interno del cantiere per il traforo su un totale di 197 lavoratori, tra operai ed amministrativi, 92 siano provenienti da Salerno e provincia, 162 più genericamente dalla Campania, 23 dalla Calabria e solo 3 dalla Sicilia. Delle 8 imprese che lavorano all’appalto, esclusa la Tecnis che ha sede a Catania ed un’altra con sede a Nola, il resto sono tutte localizzate nel territorio della provincia di Salerno. Alla luce di questi numeri rimane il dubbio sul perché questa polemica, con tanto di manifestazioni ed incontri dal Prefetto, sia stata innescata. L’ingegner Miceli da una sua spiegazione: «Tutta questa polemica – continua – è nata non da una mozione di un’organizzazione sindacale, ma da qualche singolo, forse deluso di non aver avuto riscontro alle proprie segnalazioni. Questo è un cantiere difficile, all’interno del quale si opera con macchinari ad alta tecnologia e quindi non c’è spazio per ex barbieri, ex pizzaioli ed ex ciabattini, se ne comprometterebbe la sicurezza. Pretendere che ci siano ancora le quote sindacali, inoltre, è anacronistico. La metà dei nostri lavoratori è presa a Salerno e provincia anche perché trovarli altrove sarebbe economicamente sconveniente». Polemiche a parte, i lavori di Porta Ovest procedono spediti ed in orario sulla tabella di marcia: la settimana scorsa è stato ultimato il primo chilometro di traforo dei 5 previsti. «Se si considera – conclude Miceli – che per la realizzazione dei primi mille metri abbiamo impiegato 4 mesi, stiamo rispettando precisamente i tempi di completamento, previsto per il settembre del 2015».