«Nei giorni scorsi hanno polemizzato sul pride, lo facciano anche per la Chiesa» - Le Cronache
Attualità Salerno

«Nei giorni scorsi hanno polemizzato sul pride, lo facciano anche per la Chiesa»

«Nei giorni scorsi hanno polemizzato sul pride, lo facciano anche per la Chiesa»

Brigida Vicinanza

Un corteo religioso da una parte e il Salerno Pride dall’altra confluiranno in città il prossimo 26 maggio. E non mancano le perplessità da parte dell’Arcigay Salerno. “Apprendiamo – spiega Francesco Napoli, presidente Arcigay Salerno – di un evento religioso nella giornata conclusiva del Salerno Pride 2018, un evento che, a quello che sembra, bloccherà per ore le strade del centro della città con un corteo e l’arrivo di autobus. Pur confermando e ribadendo la nostra posizione di sempre, ovvero la libertà per tutte e tutti di manifestare e di partecipare alla vita della comunità locale, dobbiamo pero osservare quanto questa manifestazione appaia ‘ad orologeria’, un tentativo gia’ messo in atto dalle istituzioni ecclesiali in occasione del Pride Regionale di Pompei dove la Curia ha spostato a giugno, nella stessa data, una manifestazione che si è sempre tenuta nel mese di settembre. Credo che adesso tutti quelli che nei giorni scorsi hanno osteggiato il Pride come un evento che avrebbe messo a rischio l’ordine pubblico e compromesso la viabilità dovranno protestare a maggior ragione con una manifestazione che rischia di mandare in tilt il traffico cittadino in un weekend estivo che già di per sè mette a dura prova la circolazione in città”. “Il Pride – aggiunge Francesco Napoli – non avrà alcun impatto sulla vita della città perchè si svolgerà in area pedonale, e non impatterà sulla circolazione. Non chiederemo, come hanno fatto altri, di spostare in periferia la manifestazione, perchè pensiamo che tutti debbano avere lo spazio sociale e civile di vivere il proprio credo o le proprie idee. Ci saremmo aspettati pero altrettanto rispetto da chi ci vuole cittadine e cittadini di serie B, emarginati o che intende marginalizzare la manifestazione dei nostri diritti”. Insomma non si arrestano le polemiche per la giornata del 26 maggio, dapprima dedicate solo al pride, ma adesso anche per la manifestazione organizzata dall’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno.