Negato ingresso in tribunale, gli avvocati aspettano le scuse - Le Cronache
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Negato ingresso in tribunale, gli avvocati aspettano le scuse

Negato ingresso in tribunale, gli avvocati aspettano le scuse

di Pina Ferro

“Sicuramente i nostri rappresentanti sapranno assumere le iniziative più sagge ed equilibrate e propaganderanno le stesse in quantosiamo sotto la critica lente di ingrandimento della intera Avvocatura. Se entro le ore 12 di lunedì non perverrà una lettera di chiarimenti e di scuse sarei dell’avviso di convocare l’Avvocatura tutta e di vietare al responsabile di questop affronto l’accesso al proprio ufficio e così sarà identificato!!!”. E’ stata durissima la presa di posizione di Amerigo Montera già presidente dell’Ordine degli avvocati di Salerno, all’indomani di quanto accaduto in occasione del giuramento dei neo avvocati. Nonostante le comunicazioni dell’Ordine forense inviate al presidente ed alla guardiania, agli avvocati è stato negato l’accesso al Palazzo di giustizia. Accesso avvenuto a seguito dell’intervento della polizia che ha identificato il presidente dell’ordine deglia vvocati Silverio Sica e tutti i presenti che erano in attesa di accedere all’Aula Parrilli dove da oltre 80 anni si svoplge la cerimonia di giuramento dei neo avvocati. Quanto acccaduto ha indignato l’intero mondo forense salernitano. Numerosi sono coloro che hanno voluto esprimere disappunto e amarezza per quanto è stato vissuto nella giornata di venerdì. E sicuramentee nelle prossime ore non mancheranno altre dure prese di posizioni. “L’Associazione Distrettuale Apds, – si legge in una nota a firma del presidente Matteo Cardamone e del Consiglio direttivo – avendo appreso dell’increscioso episodio, esprime la propria solidarietà al Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Salerno ed all’Avvocatura tutta, dichiarandosi pronta a fronteggiare con ogni mezzo qualsivoglia azione e/o comportamento lesivo della dignità e del decoro della classe Forense, rivendicando, al contempo, il diritto alla fruizione degli spazi storicamente ed istituzionalmente destinati agli Avvocati”. Anche l’Associazione Nova Juris, presieduta dall’avvvocato Luca Monaco “esprime disappunto e sconcerto per quanto accaduto all’ingresso dell’edificio del vecchio Palazzo di Giustizia di Salerno, in occasione della solenne cerimonia di giuramento dei giovani colleghi. La Giustizia e gli afferenti edifici appartengono a tutti gli operatori del comparto e naturalmente ai cittadini, nel nome dei quali vengono emesse le sentenze. Gli Avvocati non sono intrusi né ospiti, tantomeno può essere loro inibito l’accesso in casa propria. Esistono momenti in cui è doveroso e imprescindibile che l’Avvocatura sia unita, compatta, risoluta, soprattutto quando venga oltraggiata la sua dignità e ne siano messi in discussione diritti, facoltà o prerogative, peraltro con modalità assai incresciose. Consideriamo quanto avvenuto ieri un affronto a tutti gli Avvocati salernitani, che, quantunque abbia trovato una pronta e convinta reazione da parte del Consiglio dell’Ordine, sembra porsi in un’ottica di dichiarata contrapposizione frontale e di conflittualità verso la Classe Forense, inaccettabili per metodo e forma. Nova Juris pertanto manifesta solidarietà al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno ed è pronta a sostenere ogni iniziativa volta alla tutela della dignità dell’Avvocatura e al diritto al mantenimento dei locali a essa istituzionalmente destinati nel plesso di Corso Garibaldi”. “Quanto si è verificato presso la sede del Palazzo do Giustizia di Salerno, e che ha visto come attori protagonisti la Magistratura salernitana ed il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, ha del paraddossalee”. E’ quannto si legge nella nota a firma del direttivo dell’Anf – sindacato forense di Salerno. “Oggetto del contendere – si leggge ancora nella nota dell’Anf – è stato l’accesso e l’uso della storia Aula Parrilli da parte del Consiglio, in occasione della celebrazione dei giuramenti dei praticanti avvocati. Nonostante la preventiva comunicazione al presidente della Corte di Appello, all’accesso dei consiglieri è stato chiesto l’intervento della Polizia giudiziaria che ha “identificato” il presidente ed il vice presidente del Consiglio. Ebbene l’avvocatura salernitana non può restare spettatrice impassibile di un ulteriore gesto di prevaricazionecirca il proprio interlocutore principale ed il proprio momento di confronto, a completamento di quello che è, o dovrebbe essere il disegno di una Giustizia partecipata tra i vari attori della stessa, tanto più che tale episodio si è verificato in occasione del momento più aulico ed emozionante che possa affrontare un neo avvocato, quellod ell’ingresso nella nobile professione dell’Avvocatura. L’Anf condanna senza remora alcuna tale episodio, che ha leso l’onore di tutta la classe forense Salernitana e si farà portatrice delle necessarie domande da porsi a chi ha dato vita a tale brutta pagina di cronaca”. Sull’episodio è intervenuta anche il presidente ddell’Aiga, Anna Allegro. Il presidente dell’associazione Giovani Avvocati in una nota scrive: “Ciò che è accaduto nel pomeriggio di ieri, al vecchio Palazzo di giustizia, ha davvero dell’incredibile. All’intero consiglo dell’ordine degli avvocati, ai giovani praticanti e alle loro famiglie è stato tentato di impedire l’ingresso, nonostante gli adempimenti burocratici fossero stati compiuti, a quella che è sempre stata la Casa degli Avvocati. Il presidente del Consiglio dell’Ordine, Silverio Sica e tutti i colleghi consiglieri, con fermezza e nel rispetto della toga, hanno preteso che tutti poteessero entrare, e nemmeno l’arrivo della polizia ha impedito lo svolgimento della cerimonia del giuramento, che invero ha avuto un guizzo di orgoglio in più; i giovani futuri colleghi hanno imparato sul campo il significato del rispetto della Toga e la dedizione per la nostra professione. L’Aiga esprime piena vicinanza e solidarietà al consiglio dell’ordine, che ancora una volta ha dimopstrato coni fatti e non a parole, che il Tribunale ed in particolar modo l’Aula Parrilli rimane la nostra casa in quanto luogo di crescita formativa e culturale dell’avvocatura che tale deve rimanere. Auspichiamo che quanto prima vengano formulate le scuse all’Avvocatura Salernitana da parte di chi si è reso promotore di quest’azione davvero spiacevole”.