Nautico, la rabbia degli studenti - Le Cronache
Extra

Nautico, la rabbia degli studenti

Nautico, la rabbia degli studenti

Mattinata all’istituto Nautico di Salerno. Dopo il crollo del soffitto in cui per una questione di pochi minuti si è scampata la tragedia, gli studenti si sono raccolti di fronte i cancelli della scuola per manifestare la preoccupazione, oltre che il disappunto, sulle condizioni in cui la struttura versa ed in cui sono costretti a studiare. Molta rabbia soprattutto nei confronti degli enti, la Provincia su tutti, per l’abbandono a cui strutture e studenti sono costretti: manca la manutenzione, mancano i controlli, manca la tranquillità per svolgere le attività scolastiche in modo normale ed ordinario. E proprio l’ente Provincia, nelle dichiarazioni minacciose del Presidente Canfora, ha sottolineato la gravità della situazione: in caso di mancanza di fondi per la sistemazione degli edifici a rischio, si procederà con la chiusura degli stessi. Il crollo del soffitto, che ha visto il cedimento di tavelloni, calcinacci e neon su banchi e sedie, pare sia stato causato da ingenti infiltrazioni d’acqua che hanno portato al collasso fisico del solaio. Sullo striscione innalzato dinanzi l’istituto si legge a chiare lettere “Siamo qui per studiare e non per morire”: già iniziati gli interventi di risanamento per ripristinare il soffitto e sventare nuovi crolli. Al termine del presidio i ragazzi del Giovanni XXIII si sono raccolti nel cortile dell’istituto per tenere un’assemblea atta a decidere modalità e tempi delle prossime proteste. Michele Amoruso