di Marta Naddei Pasquale Mucciolo e Maria Rosaria Cesareo. Sono queste le due carte calate sul tavolo dal Partito socialista italiano a Salerno per contribuire al tentativo di scalata del centro sinistra a palazzo Santa Lucia. Avvocato lui, funzionario della Banca d’Italia lei, saranno in corsa nella lista socialista il prossimo mese di maggio, a supporto della candidatura di Vincenzo De Luca. «Ci mettiamo la faccia – dicono – ci schieriamo chiaramente con un candidato presidente e soprattutto lo facciamo sotto il simbolo del Psi non come hanno fatto, invece, altri», pungolano facendo riferimento – pur senza mai nominarlo – all’ex assessore comunale al Turismo di Salerno, Enzo Maraio socialista candidato alle Regionali ma senza ancora una lista e, al momento, sotto nessuna “bandiera” . «Siamo la prima coppia che ci mette la faccia – ha commentato poi Mucciolo, sottolineando come, però, «non abbiamo messo, e non abbiamo intenzione di mettere, la nostra faccia davanti alla storia del partito del quale facciamo parte». Ieri mattina, la presentazione dei due candidati salernitani – presso la sede del comitato elettorale di corso Garibaldi – alla quale hanno preso parte il consigliere comunale Marco Petillo (tra i principali promotori del tandem elettorale Mucciolo – Cesareo), il consigliere regionale Gennaro Mucciolo e il consigliere comunale Augusto De Pascale. Sanità, ambiente e trasporti le tre priorità individuate da Pasquale Mucciolo, in merito a cui «il governo regionale di centrodestra guidato da Caldoro ha dimostrato un forte difetto di programmazione, andando a danneggiare le fasce più deboli». «Vogliamo esportare – ha proseguito il candidato – la politica fattiva di Vincenzo De Luca che faccia da contraltare a quella degli ultimi cinque anni nei quali Stefano Caldoro si è limitato a fare il commissario liquidatore, applicando tagli lineari e non ragionati». Per quanto riguarda la Legge Severino, spada di Damocle sul capo del candidato governatore del centrosinistra, da avvocato Mucciolo sostiene si tratti di «un abuso, una stortura del sistema, una legge anticostituzionale» per quel che concerne l’aspetto della sospensione dalla carica per gli amministratori pubblici condannati anche se solo in primo grado – come nel caso dell’ex sindaco di Salerno – per il reato d’abuso d’ufficio. Punta tutto sulla valorizzazione del turismo e sull’importanza di piccole e medie imprese del settore alberghiero e della ristorazione, Maria Rosaria Cesareo – già candidata alle Regionali nel 1995 -: «Vogliamo andare in Regione per dare una possibilità alla provincia di Salerno. Negli ultimi anni – ha sottolineato – complici i mancati interventi per quanto riguarda il dissesto idrogeologico da parte della giunta di palazzo Santa Lucia, il turismo ha risentito molto della crisi, nonostante le grandissime potenzialità del nostro territorio. E’ una reazione a catena. Per questo noi dobbiamo lottare con convinzione per cambiare le cose». Soddisfatto il consigliere comunale Marco Petillo che, nel suo intervento, ha fatto alcune considerazioni in ordine ai due candidati ed a quello che è il loro background. «Siamo partiti prima di tutti gli altri – ha detto – senza avere dubbi né sulla lista né sul candidato presidente. Il fatto che Maria Rosaria Cesareo – che pure ha una sua significativa storia politica e di militanza tra le fila dei socialisti – sia la moglie del consigliere De Pascale non può che farci piacere, perché ci consente sia di poterci trascinare nel partito in Consiglio comunale, in futuro, il collega De Pascale sia perché ci dà la garanzia di un’ottima base elettorale». Per quanto riguarda Mucciolo, figlio d’arte e a capo del Psi salernitano, Petillo afferma: «La sua presenza consentirà di ringiovanire, soprattutto con le idee, il Consiglio regionale».
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