Morte Fulvio De Maio, il dolore dei tifosi - Le Cronache
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Morte Fulvio De Maio, il dolore dei tifosi

Morte Fulvio De Maio, il dolore dei tifosi
Enzo Sica
La scomparsa di Fulvietto De Maio ha lasciato sgomenti i tifosi della Salernitana, particolarmente quelli della prima ora, dei mitici anni del Donato Vestuti in Piazza Casalbore, vero cuore pulsante del tifo della nostra città che avevano nei calciatori in maglia granata il loro punto di riferimento. Certo sono trascorsi oltre cinquant’anni da quando Fulvietto era il giovane portiere dapprima della Salernitana Berretti allenata da don Mario Saracino che vinse il titolo italiano nel 1969 e poi quando arrivò in prima squadra  nel  lontano 1970.
Ricorda bene quei periodi della Salernitana Salvatore Orilia, storico tifoso granata, da sempre habituè del <Vestuti> e naturalmente all’epoca anche grande sostenitore di Fulvio. <Sì sono stati anni belli quelli che hai ricordato. Fulvio era un giovanissimo calciatore alle prime armi, che si integrò bene in quella squadra, in quella Salernitana che vinse il titolo e poi difese anche i pali della prima squadra in serie C. Erano anni pionieristici e la nostra squadra era la regina di quei campionati di terza serie quando si giocava sui terreni di gioco polverosi nell’inferno della serie C meridionale. E Fulvio malgrado la sua giovane età era parte integrante di quella squadra granata emergendo per quella sua salernitanità che tutti gli riconoscevano. E lo hanno potuto riconoscere tutti nel corso degli anni successivi quando smise di giocare. La sua fede per la gloriosa casacca granata l’ha sempre avuta appiccicata addosso. Ha sempre tifato per i colori granata e poi da opinionista per anni in una televisione locale il suo voler bene alla squadra della sua città, anche quando non andava bene, non è mai venuto meno. Certamente ci mancheranno tanto le sue battute, il suo modo di porsi con tutti, la sua straordinaria voglia di arrabbiarsi con chi criticava la sua Salernitana>
Orilia, un pensiero per un amico che oggi ci ha lasciato.
Cerca di farsi coraggio il presidente del Salerno club 2010. Sa di aver perso un grande amico ricordato sulla chat del club da tutti i soci con tanti bei messaggi, poi attacca: <Sapevo che Fulvo era malato da tempo ma ho sempre cercato di chiedere sue notizie con molta discrezionalità ad altri amici che spesso cercavano attraverso i familiari di informarsi delle sue condizioni. Purtroppo la situazione poi è peggiorata ma so che fino a qualche settimana fa parlava ancora della <sua> Salernitana, di quella squadra che finalmente quest’anno stava disputando un campionato di serie B eccezionale. Peccato che non abbia potuto vedere il finale di stagione di questa squadra granata che è stata sempre nel suo cuore. E Fulvietto sarebbe stato felicissimo nel vederla ritornare, probabilmente, nel campionato dove lui sperava potesse arrivare al termine di questa stagione>