Morrone all'attacco: «Letta vuole il modello Salerno. Quello delle incompiute?» - Le Cronache
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Morrone all’attacco: «Letta vuole il modello Salerno. Quello delle incompiute?»

In aula consiliare è stato il più grande oppositore di Vincenzo De Luca, e qualche giorno fa la Corte dei Conti, a seguito di una sua denuncia, gli ha dato ragione. 
Fausto Morrone ora è con Rivoluzione Civile di Ingroia. Ieri è sceso in campo in prima persona nella convention promossa al Polo Nautico alla presenza del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Morrone, tra l’altro per anni alla guida provinciale della Cgil, introduce i lavori. Due giorni fa la Corte dei Conti ha dato riscontro ad una sua denuncia presentata nel 2008, congelando beni e soldi degli assessori che all’epoca approvarono la delibera per la stabilizzazione di nove dipendenti di Palazzo di Città. Ieri mattina non ha mancato di citare De Luca ed il suo sistema. E non solo. E’ partito da Agropoli sostenendo: «Se c’è un sindaco che prende il 90 per cento dei consensi, qualcosa non va. Basti pensare che ha inchieste a suo carico ora». Poi al Pd: «Letta? E’ venuto fino a qui per esaltare il modello di amministrazione locale del sindaco De Luca e semmai esportarla a livello nazionale», dice Morrone che prosegue: «Quale modello? Quello delle opere incompiute, dei palazzinari?». 
Ed ancora, sempre su De Luca, ricorda la cena in Costiera Amalfitana. «Un sindaco che va a cena con Ceccuzzi e Mussari a casa Amato. Si sa pure quello che si sono mangiati: un capretto, che tra l’altro non è il piatto forte in Costiera Amalfitana. E si sa soprattutto come è andata a finire la vicenda Amato». Ed, infine, sul versante delle opere: «L’ultimo cantiere bloccato è quello di Palazzo Fruscione (la ditta è stata coinvolta nella recente inchiesta giudiziaria sugli scavi di Pompei)». Insomma, sostiene l’ex consigliere comunale «Questo è il modello che Letta vorrebbe esportare?». E allargando il quadro politico Morrone prevede: «Sappiamo tutti che il giorno dopo le elezioni il Pd si allea con Monti, schiacciando una forza di sinistra come Sel».