Montervino: «Trattato come un delinquente» - Le Cronache
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Montervino: «Trattato come un delinquente»

“Sono stato trattato come i peggiori delinquenti!”. Con queste parole, il capitano Francesco Montervino ha aperto la conferenza stampa affrontando con un mix di rabbia ed amarezza il tema relativo alle sei giornate di squalifica (poi ridotte a tre) inflitte dal giudice sportivo- con conseguente Daspo- dopo i noti fatti di Aversa. Il centrocampista granata, che spera di potersi guadagnare sul campo la riconferma anche per la Prima Divisione, si toglie qualche sassolino dalla scarpa esprimendosi con ironia: “Aprivo i giornali nazionali ed in prima pagina c’era la notizia del Monte dei Paschi di Siena ed affianco il mio nome, se pensate che lì ho depositato anche il mio conto pensate che beffa che è stata. Battute a parte, sono molto amareggiato, neanche per i criminali la giustizia va così velocemente. Fortunatamente la società ed i miei compagni di squadra hanno capito subito che avevo subito un torto e mi hanno sostenuto, è partito il ricorso e le immagini dimostravano che non avevo nè sputato nè fatto gesti, forse Ghirelli poteva evitare di parlare a caldo, mentre non vale neanche la pena rispondere alle dichiarazioni del presidente dell’Aversa”. Il capitano prosegue con ancora più rabbia: “Non pensavo di essere così importante, sono stato in prima pagina per 15 giorni, avere questo cognome e questo curriculum e giocare per la Salernitana che è tra le squadre più rappresentative della Lega Pro evidentemente brucia, forse sportivamente parlando iniziamo a far paura. Sono stato capitano a Taranto, Ancona, Napoli e Salerno, sempre contro la violenza pur essendo uno dei giocatori più insultati negli stadi, eppure hanno associato a me gli incidenti che si sono verificati 10 minuti dopo. Sottolineo che non ho esultato sotto la curva dei tifosi dell’Aversa,ma contro tre persone che erano in tribuna e che hanno insultato la mia famiglia, onestamente lo rifarei. Dopo 17 anni di onorata carriera, chi ripulirà la mia immagine da queste cose che sono state dette sul mio conto?”.Poi una precisazione: “Non erano certo tifosi del Napoli, è gente che tifa per l’Aversa, così come l’anno scorso erano tifosi del Pomigliano e non del Napoli, i veri napoletani mi stimano. Lo stesso discorso vale per i tifosi della Salernitana: io mi ricordo di chi c’era sempre l’anno scorso o di chi ci segue quest’anno, non degli occasionali che riempiranno lo stadio in B forse più per il blasone degli avversari che per affetto verso la squadra”. In conclusione, un elogio a Perrone ed alla squadra: “Mancano 18 punti per la promozione, ho uno splendido rapporto con tutti ed il mister era disposto a concedermi una settimana di riposo per rilassarmi con la mia famiglia, ma ho preferito lavorare. Lo ringrazio per il suo affetto. Sono 4 anni che sto qua, ho dimostrato con i fatti il mio valore, faccio parte di una squadra che lotterebbe per vincere anche in Prima Divisione, è ovvio che voglio restare a lungo e giocare almeno altri 4-5 anni”.