Minacce di morte per Dario Vassallo - Le Cronache
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Minacce di morte per Dario Vassallo

Minacce di morte per Dario Vassallo

«Vassallo ma vai a f******. A me di Angelo Vassallo non me ne frega un c****. Se l’hanno ammazzato un motivo c’era. Alfieri tutta la vita». E’ il contenuto di un messaggio pubblicato su facebook da tale Giuseppe Lembo e indirizzato a Dario Vassallo, fratello di Angelo, il sindaco pescatore ucciso il 5 settembre 2010. E poi la replica, di tale Marcello Federico: «La solita lettera che con precisione svizzera arriva in occasione della candidatura di Franco Alfieri». Elementi, questi, che fanno facilmente ipotizzare che potrebbe essere proprio la “lotta” a distanza tra Dario Vassallo e Franco Alfieri, candidato sindaco a Capaccio Paestum alla base delle minacce di morte che ha ricevuto il fratello di Angelo. Nella giornata di sabato, Vassallo si è infatti recato presso la caserma dei Carabinieri di Roma” La Storta” per denunciare un signore cilentano, per chiare minacce di morte. «Avverto gli altri” seguaci” di chi non ha visto, non ha sentito e non ha parlato, di non avere fretta, di non spingere, c’è posto anche per voi. Tranquilli», ha poi dichiarato Dario Vassallo attraverso i social. E potrebbe essere proprio la campagna elettorale dell’ex sindaco di Agropoli, giorni fa protagonista di una perquisizione del Dia – coordinati dalla Dda – presso la sua abitazione e lo studio legale al centro di quest’ennesima “guerra” tra omertà e verità. Dario parla infatti di “seguaci” di chi, ad oggi, continua a dichiarare di non saper nulla in merito alla morte del sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre 2010. Segno, forse, di un legame tra chi sa ma non parla e il candidato alla carica di sindaco di Capaccio più chiacchierato degli ultimi tempi. Una lotta che, a conti fatti, non vede alcuna esclusione di colpi e, ancora una volta, si tenta di far campagna elettorale sulla morte dell’ex sindaco di Pollica. «Assassinio di Angelo Vassallo. Il Dna svelerà l’identità, di sicuro non è il cugino, né la Pisani, né la Damiani… forse…», scrive ancora Marcello Federico. E la replica di Dario Vassallo, a mezzo social, non si fa attendere: «Signor Marcello Federico, quali sono i suoi rapporti con Franco Alfieri? Dia non è voce del verbo dare ma direzione investigativa antimafia. Se ha le idee così chiare sull’omicidio del sindaco pescatore…». Dario Vassallo, ormai da tempo, non risparmia accuse all’ex sindaco di Agropoli, reo di non aver ascoltato e preso provvedimenti immediati dopo le denunce di suo fratello Angelo. In un breve post pubblicato sempre sui canali social, Vassallo attacca gli elettori di Capaccio Paestum, rei di non aver fatto nulla per Angelo e per la legalità. A pochi giorni dal voto scattano le prime denunce ma la situazione è tutt’altro che serena e sembra essersi scatenata l’ennesima guerra. Senza esclusione di colpi e per una campagna elettorale basata, senza dubbio alcuno, su minacce di morte, omertà e falsità prive di fondamento, a quanto pare.