Michele Tarantino: “Bene il lavoro dei consiglieri uscenti” - Le Cronache
Politica

Michele Tarantino: “Bene il lavoro dei consiglieri uscenti”

Michele Tarantino: “Bene il lavoro dei consiglieri uscenti”

di Erika Noschese

Promuove il lavoro dei consiglieri uscenti e dell’assessore alla Cultura, subentrata in corso d’opera dopo il rimpasto della giunta, ma non risparmia una strigliata all’amministrazione comunale guidata dal sindaco uscente Vincenzo Napoli il segretario regionale del Psi in Campania, Michele Tarantino. “Quello che va rilanciato è il lavoro dell’amministrazione comunale che, in alcuni settori, come il turismo e il commercio, deve fare di più”, ha infatti dichiarato il segretario Tarantino, pur confermando di essere molto soddisfatto del lavoro svolto da Massimiliano Natella, Paolo Ottobrino, Veronica Mondany e Tonia Willburger. Segretario, tra settembre e ottobre tra le città capoluogo chiamate al voto anche Salerno. Sono mesi molto complessi per la politica. Il Psi ha già dettato la linea, a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli. E’ soddisfatto del lavoro che il partito ha fatto? “Il Partito Socialista a Salerno ha saputo interpretare al meglio il ruolo di una comunità attenta alle esigenze del territorio e di pungolo per l’amministrazione. Ritengo molto soddisfacente il lavoro politico fatto dai consiglieri comunali Massimiliano Natella, Paolo Ottobrino e Veronica Mondany e, malgrado il momento difficile per la cultura, anche l’attività del nostro assessore Tonia Willburger. Quello che va rilanciato è il lavoro dell’amministrazione comunale che, in alcuni settori, come il turismo e il commercio, deve fare di più. Lunedì sera è convocato un direttivo provinciale del partito anche per discutere delle azioni da mettere in campo nel comune capoluogo ma anche negli altri comuni chiamati al voto, a partire da Battipaglia e Eboli”. In questi mesi i socialisti hanno alzato la voce, chiedendo il ritorno all’attività didattica in presenza. La Campania da domani (oggi per chi legge ndr) è zona arancione. Crede sia giusto tornare tra i banchi di scuola? “I cancelli delle scuole chiuse sono una sconfitta per tutti. Abbiamo sempre sostenuto la linea della riapertura in sicurezza. Significa garantirla nelle aule, sui mezzi di trasporto e in tutti i luoghi deputati. Soprattutto in Campania dove i giorni di chiusura sono stati davvero troppi. Il piano vaccinale, se pur a rilento, ha consentito al personale scolastico di sottoporsi al vaccino aumentando la soglia di garanzia per studenti e famiglie. Le scuole chiuse acuiscono le diseguaglianze e non possiamo permettere che accada, non possiamo soprattutto, che a pagare questo prezzo siano gli studenti e le loro famiglie. Detto ciò, auspichiamo sempre grande prudenza nei comportamenti per consentire a tutti di uscire dall’isolamento”. Su Napoli città lei ha chiesto una candidatura autorevole, crede che a Salerno il sindaco uscente rispecchi la figura giusta? “Le amministrative a Napoli sono l’occasione per segnare un cambio di passo rispetto alle politiche fallimentari degli ultimi dieci anni. Una città strategica, per la Campania e per l’intero Mezzogiorno. Qui la scelta deve concentrarsi principalmente sulla progettualità e sulla capacità di mettere in campo idee forti per la ripartenza. Quanto a Salerno, noi rimaniamo leali con la coalizione che ha portato all’elezione del sindaco Vincenzo Napoli, con i nostri valori e i nostri principi, senza essere spettatori passivi ma giocando la nostra partita con le nostre idee e sempre aperti a un confronto leale. Del resto Salerno è la città dove i socialisti hanno radicato un consenso forte e determinante. Il nostro impegno, qui come altrove, è quello di non cedere terreno alle destre e per farlo è necessario rafforzare proposte ed idee, ripartendo dallo slogan rilanciato dal nostro segretario nazionale, Enzo Maraio: “Salerno progetta Salerno”. Ai nostri compagni di viaggio – spero gli stessi di questi anni – chiederemo di tornare a ragionare come squadra, di coinvolgere le migliori energie della città, di aprirsi alle associazioni ed ai nuovi talenti. Senza paure. Chiederemo di ripartire, ancora una volta insieme, ascoltandoci e confrontandoci per fare di più e meglio”. La fase di stallo che il centrodestra vive a livello regionale secondo lei potrebbe favorire la coalizione di centrosinistra? “Per formazione politica non sono abituato a sbirciare in casa degli altri. Certo oggi il centrodestra viaggia su due binari: parte al governo con Draghi e parte all’opposizione. Mi chiedo, e chiedo a chi ci osserva: con quale coerenza di contenuti intende presentarsi alle prossime elezioni amministrative?”. Economia in ginocchio a causa della pandemia, domani una piccola ripartenza. Quali sono le proposte del Psi per superare questa fase? “Bisogna cogliere le opportunità che verranno dal piano nazionale di ripresa e resilienza, così da ridare slancio all’economia delle città. Ma la parola d’ordine deve essere: lavoro. A livello nazionale abbiamo proposto che con il nuovo scostamento di bilancio si investa soprattutto in due direzioni. Abbassare l’Iva al 4% all’intero sistema turistico per renderlo più competitivo e ridurre i danni. Abbassare il costo delle bollette per le famiglie e le imprese, eliminando almeno fino a fine anno le quote fisse e le quote variabili dalle bollette di gas, luce e acqua. Poi serve al Paese un forte programma di infrastrutture, ferrovie, autostrade, ponti e la messa in sicurezza del territorio”. Il mondo socialista piange la scomparsa di Luigi Covatta… “La morte di Luigi è una grave perdita per la politica, non soltanto per la comunità La morte di Luigi è una grave perdita per la politica, non soltanto per la comunità socialista. Lui rappresentava quella figura di intellettuale oramai quasi scomparsa nel nostro Paese. Da parlamentare, da sottosegretario e da direttore di Mondoperaio, ha condotto campagne e battaglie per il lavoro, l’istruzione pubblica, l’equità sociale. Chiunque lo abbia conosciuto, sa che aveva un carattere difficile che celava un animo buono e sentimenti puri. Molti nel territorio ischitano lo ricordano per il suo impegno culturale nel tentativo di valorizzare l’isola, ma soprattutto per la Colombaia e la profonda amicizia con Lady Walton.nostro Paese. Da parlamentare, da sottosegretario e da direttore di Mondoperaio, ha condotto campagne e battaglie per il lavoro, l’istruzione pubblica, l’equità sociale. Chiunque lo abbia conosciuto, sa che aveva un carattere difficile che celava un animo buono e sentimenti puri. Molti nel territorio ischitano lo ricordano per il suo impegno culturale nel tentativo di valorizzare l’isola, ma soprattutto per la Colombia e la profonda amicizia con Lady Waolton”.