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«Miccio dica se è sanabile» I permessi? «Ne manca uno»

di Andrea Pellegrino
I tempi non si prospettano brevi sul Crescent. Ed i contenziosi amministrativi pare non si fermino qui. Non fosse altro che dal Consiglio di Stato l’attesa posizione netta non c’è stata. Tant’è che le interpretazioni sono tante e tali che alla fine tutti gridano vittoria. Al centro della vicenda ora c’è il soprintendente Miccio la cui posizione attualmente non fa invidia a nessuno. Anche perché da un lato c’è De Luca che spinge per il «nuovo parere paesaggistico», dall’altro ci sono Italia Nostra e No Crescent che annunciano nuove battaglie, ed in mezzo ci sono la Procura di Salerno ed il Consiglio di Stato. E non solo. In tutto questo pare che non ci sia neppure l’ombrello della direzione regionale dei Beni Culturali che sulla vicenda Crescent, tempo addietro, si è già pronunciata negativamente. Prendendo singolarmente le posizioni: Vincenzo De Luca mostra ancora una volta le immagini delle Chiancarelle e sul Crescent è certo che la «Soprintendenza darà il suo nuovo parere paesaggistico». Per il sindaco che risponde ad Italia Nostra: «L’edificio non è abusivo. Il Consiglio di Stato ha certificato che il titolo edilizio rilasciato dal Comune è assolutamente legittimo, quindi il nuovo parere paesaggistico si può dare. Dopo anni di calvario amministrativo e tantissimi ricorsi sulle più svariate questioni si è stabilito che il 99 per cento degli atti è assolutamente legittimo, resta solo il difetto di motivazione degli atti di autorizzazione paesaggistica». Da Italia Nostra e No Crescent, invece, la visione è completamente opposta: «Innanzitutto – spiega l’avvocato Oreste Agosto – si dimentica che c’è una indagine della Procura di Salerno e che il Crescent è sotto sequestro per “lottizzazione abusiva”». Ancora dice: «Quanto ai titoli edilizi, dobbiamo chiarire che due sono stati annullati, il terzo (sul fabbricato) non c’è mai stato. Infine a nostro avviso la sanatoria resta una strada difficile. Ma comunque ora la Soprintendenza dovrà esprimersi prima sulla sanatoria e poi fornire un giudizio di merito. Riteniamo – conclude – che De Luca abbia fatto una ennesima irregolarità con l’ultimo parere fornito (ed oggi nullo) dalla commissione per il paesaggio del Comune di Salerno».