Menichini: «Siamo pochi urgono rinforzi» - Le Cronache
Salernitana

Menichini: «Siamo pochi urgono rinforzi»

Menichini: «Siamo pochi urgono rinforzi»

SALERNO. Menichini non può che essere soddisfatto dopo la vittoria della Salernitana sul Messina: “Non era facile vincere contro un’avversaria tosta come il Messina. La partita l’abbiamo fatta sempre noi, creando diverse palle gol anche qualcuna clamorosa. Abbiamo sbagliato l’inverosimile, e quindi può capitare che all’avversario può arrivare al 90’ la palla buona per il pareggio. A mio avviso però la vittoria non è mai stata in discussione”. La Salernitana chiude l’anno solare da capolista, ma il campionato è tutt’altro che finito: “Non sarà facile tenere questo passo, tutte le avversarie ci aspetteranno al varco. A Foggia abbiamo pareggiato , sembrava un disastro ma poi i pugliesi hanno dimostrato di essere un’ottima squadra, così come il Barletta. Dobbiamo restare umili senza drammatizzare nei momenti difficili e senza esaltarci dopo le vittorie. Questi ragazzi –sottolinea il trainer- hanno fatto un grandissimo girone d’andata, totalizzando con ancora una gara da giocare qualcosa come 40 punti, 12 vittorie, 4 pareggi e solo 2 sconfitte. Meritano l’applauso e la fiducia di tutto l’ambiente”. Le squalifiche di Pestrin e Colombo inevitabilmente aprono il discorso mercato: “Dispiace per loro, per me e la squadra. Godiamoci questa vittoria, ma siamo in difficoltà perché a Caserta mancheranno anche Trevisan, Nalini e Negro. Siamo molto corti, e questo gruppo necessita di essere integrato con giocatori funzionali al progetto. Dire quanti ne servono –spiega Menichini- è difficile, ma di certo servono elementi che abbiano la personalità per scendere in campo davanti a diecimila persone e abbiano la qualità per giocare e vivere in questo gruppo”. Nota conclusiva per Gabionetta: “Ha fatto un’ottima partita, l’ho abbracciato calorosamente quando è uscito ed anche il pubblico ha capito la sua importanza tributandogli un lungo applauso. A volte subisce tanti falli che l’arbitro non vede e questo lo innervosisce. Giocatori come lui vanno tutelati. In ogni caso –conclude il tecnico- per noi è un calciatore importante anche per il futuro”. (m.d.m.)