Mega progetto retroportuale: l’amministrazione comunale di Salerno dice “no” - Le Cronache
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Mega progetto retroportuale: l’amministrazione comunale di Salerno dice “no”

Mega progetto retroportuale: l’amministrazione comunale di Salerno dice “no”

 

di Andrea Pellegrino

Il Comune di Salerno esprime parere negativo al progetto dell’autorità portuale di Salerno e della Solaria srl inerente alla realizzazione di un “sistema integrato retroportuale con il riutilizzo delle cave di Brignano e di San Mango Piemonte”. Giovedì si terrà una nuova conferenza dei servizi al Genio Civile e per conto del Comune di Salerno ci sarà l’ingegnere Pietro Cavallo, indicato ieri dalla giunta comunale Napoli.  Sostanzialmente dovrà comunicare le volontà dell’amministrazione comunale che si è affidata al parere redatto dai funzionari Nobile e Pari del settore ambiente e protezione civile. Testualmente si legge: “In materia di difesa e messa in sicurezza idrogeologica ed idraulica, si esprime una valutazione negativa sulla compatibilità ambientale dell’opera a realizzarsi». L’intervento sarebbe abbastanza invasivo e costoso e mirerebbe all’apertura dei containers nelle due cave individuate dai progettisti, con una serie di infrastrutture da realizzare, come il raddoppio della strada ferrata ed una uscita autostradale dopo Fratte per giungere direttamente alla cava di Brignano. Un’opera che, invece, ha entusiasmato il Genio Civile che fin da subito ha sposato favorevolmente l’idea, “incitando” anche gli enti coinvolti, tra cui il Comune di Salerno e quello di San Mango Piemonte. A quanto pare dubbi non mancherebbero neppure al primo cittadino Alessandro Rizzo, che sul progetto vuole vederci chiaro prima di esprimere una propria valutazione. La Solaria già nel 2013 aveva sottoposto, all’allora giunta del sindaco De Luca, un progetto per la realizzazione di una “Cittadella dell’Economia – Polo logistico di Brignano”, con la creazione di un autoparco – interoporto in un’area di 278mila metri quadrati. Il progetto era stato acquisito dall’esecutivo che aveva subordinato la disponibilità del Comune alla conclusione del procedimento di variante al ptcp. Da allora, con molta probabilità, l’idea si sarebbe arricchita e modificata, con il via libera anche dell’Autorità Portuale retta, fino a qualche mese fa, da Andrea Annunziata.