Mauro Pantano: “La creazione di una Fondazione Teatro Verdi tra le soluzioni ideali” - Le Cronache
Ultimora Attualità

Mauro Pantano: “La creazione di una Fondazione Teatro Verdi tra le soluzioni ideali”

Mauro Pantano: “La creazione di una Fondazione Teatro Verdi tra le soluzioni ideali”

di Monica De Santis

Mentre la Guardia di Finanza prosegue le sue indagini in merito alla gestione del Teatro Verdi di Salerno, dopo l’esposto fatto alla Procura della Repubblica da un’esponente del Movimento 5 Stelle e a due denunce amministrative fatte da altrettanti musicisti che dal 2015 non lavorano più per il Verdi, da più parti si chiede all’Amministrazione Comunale di Salerno di pensare alla creazione di Fondazione Teatro Verdi. Una Fondazione che possa tutelare in primis il patrimonio e soprattutto che possa, oltre a garantire una maggiore trasparenza nella gestione del teatro, dare la possibilità di accedere a fondi ministeriali destinati proprio per le Fondazioni che gestiscono i teatri di tradizione. A tal proposito ci siamo rivolti al presidente di Imprese Italia Regione Campania Mauro Pantano, per cercare di capire quali vantaggi si potrebbero avere se il Comune decidesse di costituire una Fondazione del Teatro Verdi… “Pre prima cosa dobbiamo dire che una fondazione ha caratteristiche ben distinte dagli altri enti non profit. E’ un organizzazione non lucrativa, che viene costituita per la gestione di un patrimonio finalizzato a un preciso scopo di utilità sociale. La differenza principale tra la fondazione e l’associazione è che nella prima l’elemento centrale è il patrimonio, invece nella seconda prevale la componente umana. E’ importante tener sempre presente che una Fondazione non nasce per produrre reddito ma per utilità pubblica. Nel caso di specie di un teatro, come in questo caso, il Comune dovrebbe costituire la Fondazione mettendo all’interno di essa come patrimonio immobiliare lo stesso Teatro Verdi. Questa operazione, ovvero la costituzione della Fondazione, può essere fatta direttamente dal Comune di Salerno in quanto proprietario del Teatro. La fondazione è disciplinata dal Codice Civile Titolo II artt 14–42 bis. Alcuni tipi di fondazione potranno decidere di iscriversi al Runts (quando sarà operativo), diventando così enti del Terzo Settore (Ets)”. Il dottor Pantano prosegue specificando anche che esistono diversi tipi di Fondazione e che nel caso del Teatro Verdi “si potrebbe costituire una fondazione di tipo culturale (tra cui le fondazioni lirico–sinfoniche). Le differenze tra un tipo e l’altro risiedono nelle modalità di intervento, nel funzionamento, nel sostegno ad enti esterni o meno, nell’origine fondativa, ecc.” Ma come si costituisce una fondazione, il presidente di Imprese Italia Regione Campania lo spiega in maniera molto chiara… “Una fondazione si costituisce per atto pubblico e come prima cosa va redatto l’atto costitutivo e lo statuto, secondo quanto previsto dall’art.16 del Codice Civile. I documenti statutari devono contenere: la denominazione dell’ente; lo scopo; l’entità del patrimonio (vedi capitolo successivo); le norme sull’ordinamento e sull’amministrazione; i criteri e le modalità di erogazione delle rendite; le norme relative all’estinzione, alla devoluzione e alla trasformazione. Subito dopo va nominato il presidente, che è anche il rappresentante legale; poi il consiglio di amministrazione, che gestisce concretamente la fondazione; l’organo di controllo contabile, che verifica tra l’altro anche la corretta tenuta della contabilità e del bilancio; ed infine anche se non è obbligatorio l’assemblea (il cui ruolo è determinato dallo statuto. il passo successivo è quello di rivolgersi ad un notaio perché la fondazione deve essere costituita con un atto pubblico notarile. Poi andrà richiesto il riconoscimento giuridico all’autorità competente, in base alla natura e alla territorialità delle proprie attività, che può essere comunale, regionale o nazionale, molto dipende dal valore del patrimonio della Fondazione, che per gli enti che operano a livello nazionale va da un minimo di 50 mila ai 100 mila euro. In questo caso, parlando di un teatro di tradizione come il Verdi di Salerno, è facile riuscire ad essere iscritti nei registri nazionali della Fondazioni Culturali, riuscendo così ad ottenere i fondi che ogni anno il ministero della cultura stanzia a favore proprio di queste fondazione che hanno nel loro patrimonio un teatro (vedi Teatro San Carlo o Teatro La Scala, n.d.r.). Fondi che vengono destinati per la sopravvivenza di queste strutture. Va anche detto che per iscriversi invece nel registro regionale delle Fondazioni gli importi richiesti sono normalmente minori e a discrezione della Regione”. La costituzione di una Fondazione che gestisca il teatro Verdi dunque può essere un vantaggio? “È fuori dubbio che la gestione di un teatro in tradizione diventa molto più chiara rispetto ad una gestione, come quella attuale fatta di affidamenti e determine a privati ed associazioni”.