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Margaret Cittadino: “Stop per almeno 12 ore al giorno”

di Erika Noschese
Attivare, per almeno 12 ore quotidiane, tutti i servizi laboratoristici, diagnostici e ambulatori specialisti. E’ la richiesta avanzata nei giorni scorsi dalla coordinatrice territoriale del tribunale per i diritti del malato di Salerno Margaret Cittadino, la coordinatrice del Pit Salute Maria Grazioso e il segretario del tribunale per i diritti del malato Pasquale Trotta all’Asl di Salerno in merito al blocco delle prestazioni sanitarie. Dallo scorso 12 novembre, di fatti, sono ricominciate le serrate dell’accreditato e il blocco delle prestazioni laboratoristiche, diagnostiche e specialistiche continuano a causare disagi e sofferenze ai pazienti più fragili così come a quelli cronici e ai pazienti oncologici. Non avendo registrato, almeno fino ad oggi, nessuna variazione o incremento nelle prestazioni offerte dalla sanità pubblica, come invece era stato garantito dall’Asl di Salerno in occasione di incontri formali ed informali, i vertici del tribunale per i diritti del malato chiedono di attivare, per almeno 12 ore quotidiane, tutti i servizi laboratoristici, diagnostici e ambulatori specialistici, anche mediante la formula di premialità e accelerando le procedure di reclutamento del personale; attivare un punto prelievi presso l’ospedale vicino nel centro storico di Salerno, attualmente priva di punti prelievo; utilizzare la tac e la risonanza magnetica del Ruggi per tutti i cittadini provvisti di impegnativa ma soprattutto per i pazienti oncologici, almeno in occasione del blocco delle prestazioni dell’accreditato; prolungare per almeno 12 ore le attività della medicina nucleare e della radioterapia e verificare le attività ambulatoriali e potenziarne le visite, utilizzando l’istituto dell’attività libero professionale, attivando ambulatori a gestione infermieristica per medicazioni avanzate, stomie ed altro. Interventi necessari, secondo la coordinatrice territoriale Margaret Cittadino, per ridurre i disagi dei cittadini ma soprattutto per ridurre nettamente il divario tra pubblico e accreditato. Di fatti, nonostante le numerose richieste avanzate fino ad oggi, nessun provvedimento è stato preso. E tutto a discapito dei cittadini ma soprattutto delle persone gravemente ammalate. I vertici del tribunale per i diritti del malato chiedono all’Asl di Salerno, dunque, di procedere in tempi brevi per dare risposte concrete ai cittadini.