M5s, interrogazione di Tofalo contro De Luca - Le Cronache
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M5s, interrogazione di Tofalo contro De Luca

M5s, interrogazione di Tofalo contro De Luca

Il deputato del Movimento 5 Stelle Angelo Tofalo, firmatario di una interrogazione contro De Luca;. «La combriccola degli incompatibili sferra un attacco improvviso per inserire nel decreto omnibus del fare il concetto dell’autoconservazione. L’emendamento è bipartisan e porta le firma di deputati di Pdl, Pd e Sel. Il primo firmatario è Nunzio Abrignani (Pdl), a seguire ci sono le sigle del democratico Nico Stumpo del Pd e della vendoliana Martina Nardi. Per l’ennesima volta – denuncia Tofalo – il partito unico delle maggioranze mescolate e delle comode minoranze d’opposizione dedica il proprio tempo a conservare diritti acquisiti mentre il paese muore inascoltato». L’interrogazione è stata inviata al presidente del Consiglio Enrico Letta, al ministro dell’Interno Angelino Alfano e al ministro della Pubbica Amministrazione e Semplificazione Gianpiero D’Alia. Questo il testo: «Premesso che: Il Decreto Legislativo n. 39 dell’8 aprile 2013 sull’incompatibilità, ha creato nel contesto istituzionale salernitano una serie di abusivi alle cariche pubbliche. L’accumulo di cariche istituzionali se prima considerato esecrabile ma non perseguibile, è diventato dalla pubblicazione del D.Lgs 39 sulla G.U. del 19-4-2013 ufficialmente fuori legge. Nel contesto salernitano è stata fin’ora prassi consolidata assistere ad occupazioni istituzionali (soprattutto in ambito provinciale) con doppi o tripli incarichi. L’occupazione è l’attestato di riconoscenza verso il potentato locale di turno e gratificazione per il bacino di voti o di interessi . Con la pubblicazione del DLgs 39/2013, gli occupanti avrebbero dovuto decidere in non più di 15 giorni quale delle due posizioni abbandonare: chiunque non l’abbia fatto è a norma di legge un abusivo. L’Amministrazione Provinciale di Salerno guidata da un Presidente non eletto a suffragio universale ma collocato dal suo predecessore Cirielli a mantenere le posizioni di potere annovera abusivi tra le sue fila: 1.1. Amilcare Mancusi: assessore al Bilancio, Personale e politiche Socio-Sanitarie ed al contempo sindaco di Sarno; 1.2. Marcello Feola : Assessore ai Lavori Pubblici e Viabilità alla Provincia di Salerno fino alle elezioni politiche 2013 ora diventato Presidente del CdA Amministratore Delegato Arechi Multiservice Società partecipata della provincia di Salerno; 1.3. Giovanni Moscatiello: già Segretario generale della provincia di Salerno e allo stesso tempo sindaco di Baronissi. Inoltre il Segretario nella Pubblica amministrazione è il “responsabile del piano anticorruzione” Atteso che lo stesso agli organi di stampa ha dichiarato che alle prossime comunali dovrà rinunciare ad una delle due cariche: Moscatiello pur sapendo di essere fuori legge resiste fino a quando il ministro non lo fa decadere. (intanto dice di dimettersi agli organi di stampa ma allo stato risulta ancora essere Segretario Generale della Provincia di Salerno e Sindaco di Baronissi) 1.4. Antonio Squillante: direttore generale dell’Asl Salerno1. Il ruolo può essere ricoperto soltanto da chi per i 5 anni precedenti non si sia eletto né si sia candidato per nessuna competizione elettorale che avesse come territorio di riferimento l’area amministrata con il nuovo incarico. Il fatto che Squillante sia stato negli ultimi 3 anni: candidato a sindaco di Angri, consigliere comunale di Angri, assessore provinciale è più che sufficiente per far rientrare anche il direttore generale dell’Asl Salerno tra la categoria degli abusivi. 1.5. Senza tener conto dell’avvicendamento tra i due presidenti fatto dall’avv. Adriano Bellacosa: assessore all’ Ambiente, Affari legali, Contenzioso, Risorse del Mare, Legalità e Trasparenza amministrativa. Già assessore provinciale dal 2009 al 2011 si era dimesso per candidarsi come sindaco alle elezioni per il comune di Nocera Inferiore. Ha perso ed è tornato ad occupare il posto di Assessore alla Provincia di Salerno; Il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, nominato viceministro alle infrastrutture dal governo Letta e, di conseguenza, incompatibile in termini di legge per una delle due cariche. Egli come l’On. Cirielli approfittando di un buco nella legge gioca sull’equivoco dichiarando a una Tv locale, come riportato da quotidiani locali, “Ci sono due strade, la prima è che il sindaco di dimetta ma questo significare paralizzare l’attività del Consiglio e buttare al vento anni di lavoro e certamente io non lo avrei mai fatto. La seconda strada è quella della decadenza del sindaco decretata dal consiglio comunale.(art. 53 D.Lgs 267/2000) In questo caso si garantisce al Consiglio di continuare a lavorare e portare avanti le attività che sono in corso”. Per quanto sopra illustrato Chiedo a risposta scritta: 1.di sapere dagli organi in indirizzo, se ci sono interventi in corso, ovvero, perché non sia stato dato corso all’applicazione del D.Lgs 8 aprile 2013, n. 39 (GU n.92 del 19-4-2013 ) “Disposizioni in materia di inconferibilita’ e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190 “ nella Provincia di Salerno; 1.di conoscere quali provvedimenti siano in itinere da parte del Ministro della Pubblica Amministrazione e Semplificazione in applicazione degli articoli di cui al Capo V –VI – VII e VIII del citato D.Lgs n. 39 relativamente a Giovanni Moscatiello ( Segretario generale della Provincia di Salerno e allo stesso tempo Sindaco di Baronissi), atteso che il Segretario nella Pubblica amministrazione è il “responsabile del piano anticorruzione”; 2.quali sono le ragioni, che hanno impedito ad oggi l’applicazione del DLgs 39/2013 e i nomi dei responsabili che non hanno provveduto a quanto previsto nella legislazione italiana».