L'omaggio a Bruno Carmando, il cuore granata - Le Cronache
Attualità

L’omaggio a Bruno Carmando, il cuore granata

L’omaggio a Bruno Carmando, il cuore granata
di Enzo Sica
Momenti di commozione (e non poteva essere diversamente) ieri mattina quando all’interno dello stadio Vestuti è stata scoperta una targa per ricordare il masseur Bruno Carmando che è stato personaggio di spicco nella Salernitana curando i muscoli dei calciatori della squadra granata per tanti anni. Un uomo d’altri tempi, avrebbe detto qualcuno, un grande appassionato di calcio ma soprattutto grande tifoso della casacca granata a cui ha davvero dedicato tanto della sua vita.
E ieri mattina, finalmente, c’è stata la cerimonia dello scoprimento di una targa voluta dall’Amministrazione Comunale ma su grande sollecitazione del tifoso storico Salvatore Orilia, presidente del Salerno club 2010, grande amico di Bruno Carmando. <Un personaggio che meritava questo riconoscimento – ha detto commosso Orilia – perchè Bruno è stato l’amico di tutti, il papà per tanti calciatori e si è adoperato tantissimo per la Salernitana negli anni in cui è stato massaggiatore>. Parole belle e sincere di Orilia che sono state apprezzate dalla moglie di Bruno, Marinella presente con il figlio Raffaele e il fratello di Bruno, Salvatore alla cerimonia insieme al sindaco Enzo Napoli, al deputato Piero De Luca, all’assessore Alessandro Ferrara, ai consiglieri comunali Angelo Caramanno e  Filomeno Di Popolo, a Sasà Avallone che rappresentava la Salernitana, all’ex sindaco Aniello Salzano, all’ex senatore Alfonso Andria  Ma c’erano soprattutto loro, tanti ex calciatori amici di Bruno a cominciare da Enzo Leccese, Matteo Mancuso, Pasquale Viscido, Antonio Capone, Enrico Coscia, Ciro De Cesare. C’era Ciccio Rocco, capo ultrà della curva sud del Vestuti di tanti anni fa ed anche altri amici di Bruno tra cui Mario Giannini e quelli che facevano capo al club granata storico intitolato alla memoria di Ughetto Rocco con Mario Compagnone ed Enzo Casciello.  Il collega Casciello ha detto: <Credo che ci sia poco da aggiungere.  Bruno lo meritava. E’ stato raccontato in tutti i modi, carattere vulcanico, esuberante ma la sua caratteristica più spiccata era la generosità e la bontà. A disposizione sempre degli altri. Ha fatto tanto per la Salernitana, ha sofferto, ha vissuto anni critici, spesso ha dovuto sostituirsi ai dirigenti per motivi economici. Ha avuto due grandi soddisfazioni da giovane massaggiatore. La vittoria con Tom Rosati negli anni 60′ e poi con Ansaloni e Di Bartolomei negli anni 90′. Bruno era un baluardo come lo sono stati Alberto Fresa e Mario Saracino. Questa città ha fatto davvero poco per questi personaggi. E questo riconoscimento dovrebbe stimolare a fare altre operazioni di più ampio respiro. Parlo di calciatori come Valese, Iacovazzo, Onorato e Margiotta. In questa galleria dei ricordi metterei anche Pasquale Sammarco che ha vissuto da dentro le vicende di quegli anni, il medico sociale, Bruno Tescione e il presidentissimo, Peppino Soglia. Spero che la galleria si possa allargare anche a questi totem della Salernitana>.
Commossa anche Marinella: Il mio Bruno era spostato con la Salernitana visto che ha dato tanto per la casacca granata. Non curava solo i muscoli dei calciatori ma in ogni difficoltà societaria riusciva anche ad essere uno psicologo. Qualche volta mi arrabbiavo con lui e gli chiedevo se ne valesse la pena  farlo. Lui mi diceva di sì ed io ho sempre accettato tutto. Anche Raffaele il secondogenito dice: <Nessuno lo ha mai dimenticato. Le persone si ricordano di mio padre e da lassù sarà senz’altro felice per questo riconoscimento>
Piero De Luca che tanto si è prodigato affinché ci potesse essere questo ricordo ha detto: Bruno ha rappresentato la storia per questa città. Non ha curato solo i muscoli di tanti calciatori ma anche lo spirito ed ha affrontato tutto con gioia e passione. Il collega Gino Liguori che ha scritto tanto sulla Salernitana negli anni difficili del club granata ha detto.< Diciassette anni dopo finalmente qualcuno si è ricordato di questo personaggio, del caro amico Bruno che questo riconoscimento lo meritava da molto tempo prima>. Soddisfatto il sindaco Napoli dell’iniziativa: Un atto doveroso”. Molto bello anche lo spettacolo dei fumogeni coordinati da Ciro Borsa, e poi la storica foto davanti alla Curva Sud.
E mentre si concludeva la breve ma intensa cerimonia, con la targa benedetta da padre Gianfranco, tifosissimo della Salernitana che Salvatore Orilia ha voluto che fosse presente, applausi e accensione di fumogeni granata con uno sguardo da parte di tutti sotto la finestra dove è stata apposta la targa ricordando anche che un Carmando, Giovanni, da ieri è tornato nella famiglia della Salernitana in serie A come nuovo massaggiatore e rivedendo in  pratica anche il papà di Bruno, Angelo che è stato per anni custode del Vestuti e poi anche massaggiatore della squadra granata.