L'inchiesta/ I crolli della Piazza? "Colpa del Crescent" - Le Cronache
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L’inchiesta/ I crolli della Piazza? “Colpa del Crescent”

L’inchiesta/ I crolli della Piazza? “Colpa del Crescent”

di Andrea Pellegrino

«Qui teniamo il Crescent che martella». Il giorno dopo il collasso dei pilastri nel settore 2 di Piazza della Libertà, Armando Esposito della Esa Costruzioni si sfoga con Alfonso Buonaiuto, l’assessore al bilancio – oggi anche capo della segreteria tecnica del presidente Vincenzo De Luca. Buonaiuto che compare in maniera insistente nelle carte dell’inchiesta sulla variante in corso d’opera dei lavori per la realizzazione di Piazza della Libertà. Ed a quanto pare il suo rapporto politico con gli Esposito è abbastanza stretto. Al punto che Enrico Esposito gli offre una vacanza nell’albergo di famiglia. «Purtroppo lo sai cos’è: una serie di concause – dice Armando Esposito a Buoniauto –  perché qua teniamo la falda sotto, teniamo il Crescent affianco che martella con i diaframmi, perché loro stanno emungendo l’acqua pure loro. Teniamo il fatto che ci sono stati dei movimenti perché la piazza è molto grande e allora un punto particolare ha ceduo. Dobbiamo fare delle indagini proprio sul punto preciso. Probabilmente teneva una debolezza perché è stato fatto il 18 gennaio in pieno inverno e probabilmente si è cristallizzata l’acqua nel cemento gettato all’epoca…». Una ipotesi questa sostenuta anche da Gilberto Belcore che proprio ad Armando Esposito, la mattina del cedimento, aveva detto avanzato una possibile “interferenza” dei lavori del soprastante Crescent. Il nesso tra i due eventi, dice Esposito, è dimostrato «anche dai fessurimetri applicati sulle strutture che, se prima manifestavano piccoli spostamenti, con l’inizio del lavori del “Crescent” sono notevolmente aumentati». Preoccupazioni che Armando Esposito trasferisce anche a Salvatore De Vita (amministratore della Tekton). «Da quando   cominciato il Crescent sono cominciati spostamenti importanti, fino a 5 centimetri, 6 centimetri», dice Armando Esposito che prosegue: «Quando hanno cominciato a lavorare, dopo qualche mese noi abbiamo notato ‘sti spostamenti accelerati della struttura. Abbiamo fatto una relazione e l’abbiamo protocollata al Comune dicendogli: “guardate che sta succedendo questo, questo e questo …”. Da quando questi sono partiti ha cominciato ad avere queste accelerazioni. Avete verificato se l’Intervento del Crescent ha valutato l’aderenza con la nostra struttura ed ha preso tutte le cautele ed ha provveduto a tutte le cose da fare per non danneggiare la nostra struttura in corso? Questo qui è successo, insomma sei mesi fa, cinque mesi fa. Poi oggi, tutto in colpo, si verificano tutte queste cose. Stamattina ho fatto verificare; il dottor Nicola Grimaldi, l’ingegnere mio, sta ancora li oggi pomeriggio…sta finendo di verificare il settore tre, insomma, tutti quanti i settori. Abbiamo verificato e ti dico che stamattina ha trovato una lesione al pavimento industriale…». Da De Vita, invece, l’accusa: «L’amministrazione sulla questione del Crescent ha pensato a fare i soldi. Sull’opera pubblica ha fatto 10 mila questioni». Esposito conclude: «Mi sono rotto il c****»
Tanto che lo stesso ingegnere Grimaldi viene incaricato, da Gilberto Belcore, di fare le fotografie alle presunte possibili interferenze che i lavori di realizzazione del Crescent avrebbero con quelli della Piazza: «Nicola – dice Belcore – vedi che al fianco al settore due, stanno mettendo un’altra motopompa, proprio
vicino al settore due nostro, per adesso ci tira non un poco di acqua». «Allora quando è questa sera gli vado a fare il servizio» – replica l’ingegnere.