Lido balneare Bagni Savoia e beni per 8 mln sequestrati a Luciano Toriello - Le Cronache
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Lido balneare Bagni Savoia e beni per 8 mln sequestrati a Luciano Toriello

Lido balneare Bagni Savoia e beni per 8 mln sequestrati a Luciano Toriello

Nell’ambito dell'”operazione Savoia”, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza ha sequestrato uno stabilimento balneare e beni per oltre 8 milioni di euro nei confronti di Luciano Toriello, imprenditore 54enne di Pontecagnano Faiano. I sigilli sono stati apposti al lido Bagni Savoia sul litorale di Pontecagnano Faiano  oltre che alla connessa attività di ristorazione, ad un agriturismo in corso di costruzione e ad una società di gestione allestimento serre per l’agricoltura. Nel complesso, l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo di 6 complessi aziendali, quote societarie riferibili a 4 società, 2 ditte individuali e di un’associazione sportiva dilettantistica operante nel settore del calcio, 20 tra terreni e fabbricati, 13 veicoli tra cui auto di lusso, 1 motociclo, nonché eventuali saldi positivi rinvenibili sui rapporti finanziari a loro riconducibili. L’imprenditore fu già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di due anni agli inizi degli anni 2000, perché ritenuto indiziato di appartenere all’associazione mafiosa denominata “Pecoraro?Renna” attiva nella Piana del Sele. Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di SALERNO ? Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la componente specializzata dei militari del Gico, hanno rivelato che, tramite i suoi familiari più stretti, Toriello ha effettuato negli ultimi 15 anni rilevanti investimenti nel campo immobiliare e societario, evidenziando un tenore di vita notevolmente superiore ai redditi dichiarati. Le condotte contestate sono trasferimento fraudolento di valori (in concorso con i familiari) per sottrarsi all’applicazione della normativa antimafia e violazione dell’obbligo di comunicazione delle variazioni patrimoniali alla Guardia di Finanza. Nel corso degli anni, gli indagati hanno fatto sistematicamente ricorso a fittizie intestazioni di beni a favore di prestanome compiacenti, continuando ad investire somme significative destinate alla ristrutturazione dello stabilimento balneare e alla costruzione di un vasto agriturismo.