«L’esame di stato è stata la mia occasione di riscatto», la storia di Valeria Galluzzi - Le Cronache
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«L’esame di stato è stata la mia occasione di riscatto», la storia di Valeria Galluzzi

«L’esame di stato è stata la mia occasione di riscatto», la storia di Valeria Galluzzi

di Erika Noschese

«Per me, l’esame di maturità non è un esame ma “l’esame”. Parla così Valeria Galluzzi, studentessa 32enne di Salerno che, dopo aver lasciato gli studi, poco dopo essersi iscritta al liceo, ha deciso di darsi una seconda possibilità iscrivendosi alla scuola serale, dopo aver abbandonato la scuola verso i 16 anni. «E’ la prova che tutti, prima o poi, dobbiamo sostenere, un gradino che ci porta in alto verso cose più grandi, nel mondo dei “grandi” – ha raccontato ancora la studentessa – Poi c’è la notte prima degli esami, una notte di “lacrime e preghiere” come canta Venditti». Valeria, come lei stessa ha raccontato senza mai nascondersi o vergognarsene, «nel mondo dei grandi» c’è già da un bel po’ «eppure stamattina ero seduta tra i banchi di scuola a sostenere il mio esame di maturità». La scelta di riprendere gli studi, incoraggiata dai suoi migliori amici, «non è stata facile come non lo è stato il percorso che mi ha portata fino a qui – ha poi aggiunto – Ho avuto una seconda possibilità e l’ho colta, facendo un rewiew dell’adolescenza tra interrogazioni, compiti in classe, amicizie e amori». Lei lo ha capito ormai da un po’: non c’è un tempo uguale per tutti e quello di ieri è stato il suo momento, quello perfetto che chiude un cerchio importante della sua vita: «Ho preso tutto il pacchetto completo e ne ho fatto il pezzo che mancava al puzzle della mia vita, perché non è mai troppo tardi». Le novità introdotte in occasione di questo esame di stato riguardano anche i “nuovi” indirizzi di studio, come il coreutico e musicale. Michela Spirineo, studentessa del liceo Alfano I, indirizzo musicale, ieri mattina. ha sostenuto la prima prova: «Inizialmente ero molto in ansia, dopo mi sono calmata, anche grazie alla commissione e ai professori che mi hanno accompagnato in questo percorso di studi», ha raccontato la giovane subito dopo essersi cimentata nella prova B, “Istruzioni per l’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà”. «La mia notte prima degli esami? Mi sono concessa una pizza, per rilassarmi e tranquillizarmi». Intanto, Michela domani sosterrà la seconda prova che per gli studenti del musicale, consiste in “teoria, analisi e composizione” ma, dice, «mi sento tranquilla. So che posso farcela. Possiamo farcela». Per entrambe il futuro resta ancora incerto ma, si, “gli esami non finiscono mai”. E allora, cari studenti, in bocca al lupo.