Le trame invisibili delle Muse all'ombra dei templi - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Le trame invisibili delle Muse all’ombra dei templi

Le trame invisibili delle Muse all’ombra dei templi

Fabio Concato e il Paolo Di Sabatino Trio inaugureranno, questa sera, la lunga estate del Parco Archeologico. Ben dodici gli eventi nel cartellone allestito da Gaetano Stella, in cui si spazierà dalla danza alla musica da film, al teatro sino alla giornata dello sbarco, l’8 settembre con il grande swing

 Di OLGA CHIEFFI

E’ un archeologo-pianista Gabriel “Zuch” Zuchtriegel il quale, per popolare e far fruire maggiormente il parco archeologico, e le sue bellezze millenarie, che vivrà le lunghe notti d’estate nel Paestum by Night, un’apertura speciale prevista dal 6 al 27 agosto, ha pensato di farvi ritornare le muse. Musica, danza, teatro, poesia, per l’estate paestana, in un cartellone affidato alla creatività di Gaetano Stella e alle qualità organizzative di Animazione ’90. Stasera alle ore 21, tra le antiche pietre del tempio di Nettuno, l’eterogeneo cartellone verrà inaugurato dal sentire latino di Fabio Concato, il quale ha sposato il pianoforte di Paolo Di Sabatino, la batteria di Glauco Di Sabatino e il basso di Marco Siniscalco, per proporre il suo ultimo progetto “Gigi”, distribuito dall’Egea, in cui si riascoltano, naturalmente rilette in chiave squisitamente jazzistica e intimista, i successi di sempre “Domenica bestiale”, “Fiore di Maggio”, “Guido Piano”, “Rosalina”, “051222525”, “Sexy tango” e, appunto la title-track “Gigi”, con grande energia e complicità, in un dialogo dal lessico famigliare. Concato ha saputo ritagliarsi uno spazio importante con le sue canzoni, narrando in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità. Nostalgie, ricordi, speranze, rivelazioni e confessioni appena delineate, lampi d’allegria contagiosa e momenti di grande tenerezza popolano il mondo delle sue canzoni, simili a foto, illustrazioni e annotazioni in un diario della memoria che è sempre riuscito a fare breccia sia nell’immaginario che nella sensibilità del suo pubblico. Il 7 luglio, si passerà al teatro, con una delle sue più celebrate interpreti, Monica Guerritore in “Dall’Inferno all’Infinito”, un viaggio tra le parole di Dante Alighieri, Giacomo Leopardi, Pasolini e Elsa Morante, scritto, diretto e interpretato dalla protagonista, un percorso poetico sonorizzato da musiche particolari scelte tra pagine di Part, Barber, Iglesias, Kancheli, Sakamoto, Armostrong e Rodriguez. Il 14 luglio sarà di scena la danza con E.sperimenti all’Hopera della giovane compagnia GDO Dance, sette talenti italiani under 35, coreografati da Federica Galimberti, Mattia De Virgiliis e Francesco Di Luzio, alla ricerca di maggiore spazio creativo per sperimentare e contaminare le diverse forme di danza, dialogando sull’arte totale, vale a dire su quella visione che rappresenta la stella polare delle arti contemporanee. Il 21 luglio Lello Giulivo ci farà compiere un viaggio da Napoli a Baires col suo Napoletango, ovvero un confronto e uno scambio tra la canzone napoletana e la canzone tango del primi del ‘900. Al centro della storia una missiva spedita cento anni fa, che semina il panico tra chi la riceve e lo spunto per accostare due generi che sembrano così distanti: quello di Gennaro Pasquariello e quello di Carlos Gardel. Il primo interprete e ideatore della canzone di giacca, della macchietta, della voce ricamatrice; il secondo, autore e interprete di quella canzone tango non più relegata a musica da postribolo, ma finalmente riconosciuta e consacrata anche dalle classi sociali più elevate. Il 28 luglio toccherà al sassofono argentino di Javier Girotto interpretare la nostra musica da film, quella delle pellicole di Vittorio De Sica e di Federico Fellini, composta da giganti quali Alessandro Cicognini e Nino Rota, melodie che godranno del finissimo ludus armonico dell’amico di Cordoba, il quale ritrova Paolo Di Sabatino al pianoforte e Davide Cavuti alla fisarmonica, mentre il 4 agosto, ancora un reading stavolta con Debora Caprioglio ed Edoardo Siravo, protagonisti di Amores, “visioni prospettiche” del sentimento più controverso e inevitabile, attraverso poesie, pensieri, lettere e testi teatrali, di Saffo, Orazio, Ovidio, ma anche Dante Alighieri e Stefano Benni, Ennio Flaiano. L’ 11 agosto, Sebastiano Somma in Lucio incontra Lucio. L’amatissimo attore leggerà un testo di Liberato Santarpino concepito per narrare la storia di due grandi cantautori della musica italiana, due Lucio, Dalla e Battisti, nati peraltro a distanza di un giorno l’uno dall’altro. Lucio Dalla e Lucio Battisti si ritrovano faccia a faccia in uno show musicale multimediale che porta il pubblico ad apprezzare un immaginario incontro artistico tra i due indimenticabili personaggi della canzone italiana. Secondo appuntamento, il 18 agosto, con la musica da film, stavolta con la formazione del trombettista Nello Salza. Una tromba, la sua che non ha certo bisogno di presentazione, ma solo di esprimersi per incantare, interprete privilegiato di Ennio Morricone, Piovani, Trovajoli, Ortolani, Bacalov. Guardare un film significa “vedere immagini”, non ascoltare musica, al limite la si sente in sottofondo e magari poi la si ricorderà associata a delle scene particolari: questo concerto allora diventa un film, un grande film, in cui si ascolta musica, mentre la nostra memoria evocherà le immagini in sottofondo. La luna, il 25 agosto sarà luce privilegiata per il Lago dei cigni firmato dalla compagnia di Raffaele Paganini, un lavoro stilisticamente snello, vivace, alleggerito di tutti i manierismi e le pantomime che fanno parte del repertorio classico, mantenendo comunque alcune coreografie tradizionali: dalla danza spagnola e russa, ai valzer, ai pas de deux. Il 1 settembre, Gaetano Stella e il TeatroNovanta metteranno in scena “Il Piccolo Principe”, un musical tratto dal libro iniziatico di Antoine de Saint-Exupéry, per affermare i valori per vivere bene: la purezza, l’armonia e l’amore per l’universo, oltre che per tutti gli esseri viventi che lo popolano. Nella notte dell’ 8 settembre del 1943 sulla spiaggia di Paestum sbarcò l’esercito alleato e, con essi, sull’Italia soffiò il vento del jazz. La musica della swing craze, la musica della libertà, risuonerà ancora in quei luoghi con la Big band Swingtime, diretta dal M° Antonio Florio, in una serata celebrativa impreziosita da immagini e letture di testi dell’epoca. Finale il 15 settembre con Poseidonia on Stage, a cura di Animazione 90, per rievocare la nascita della città di Paestum.