Le sfide di Dante Santoro per la città di Salerno, dalla moneta unica per scacciare la crisi, “all’amicizia” con il primo cittadino di Napoli - Le Cronache
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Le sfide di Dante Santoro per la città di Salerno, dalla moneta unica per scacciare la crisi, “all’amicizia” con il primo cittadino di Napoli

Le sfide di Dante Santoro per la città di Salerno, dalla moneta unica per scacciare la crisi, “all’amicizia” con il primo cittadino di Napoli

di Brigida Vicinanza

Una sfida, quella del consigliere di Giovani salernitani al Comune di Salerno che nasce da un’esigenza: quella di porre un freno alla crisi dilagante che il commercio vive in città. Ma non solo, un’opportunità per i salernitani che il consigliere di opposizione ha imparato a conoscere e a comprendere, con la sua assidua presenza sul territorio tra i giovani e non solo. Una moneta “scaccia crisi” dunque anche per Salerno. Un’idea già presente nel programma elettorale dello stesso Santoro durante la campagna per le scorse amministrative.

Qual è la sua idea di “moneta” per rilanciare l’economia in città e da dove nasce? La Crisi morde in città, i dati economici sono sconfortanti ed alcuni settori come il commercio cadono a picco; ad intervenire su questo scenario è il consigliere comunale Dante Santoro che ufficializza un’iniziativa senza precedenti. A breve lanceremo una moneta locale, sarà una rivoluzione vera e propria con un’iniziativa che darà un aiuto senza precedenti a commercianti, professionisti ed imprenditori. Daremo al territorio una scossa importante che permetterà a tanti attori economici locali di mettersi in rete, incrementando gli affari e premiando finalmente la qualità ed il made in Salerno. Trasformeremo la crisi in un’opportunità per fare largo all’innovazione e creare una comunità economica pronta a nuove sfide che possano però servire per uno sviluppo del territorio che guarda oltre e possa uscire dal tunnel della mancata occupazione e del guadagno a singhiozzo. Ho letto in questi giorni delle statistiche tragiche sull’economia a Salerno che precipita, servono nuove idee per salvare il nostro territorio e sono sicuro che questa è quella giusta. Ho sempre rimarcato che servono nuove idee e proposte per cercare di salvare i nostri territori, tant’è che già in campagna elettorale creammo il portale la fabbrica delle idee di Salerno (www.lafabbricadelleideesalerno.it). Nel mio programma per la città era inserita tra le priorità l’ idea di ripristinare il concetto di baratto e comunità nella nostra economia e l’idea di lanciare una moneta locale ne è la diretta conseguenza. Dobbiamo valorizzare le capacità di tanti professionisti ed imprenditori locali che sono mortificati da una crisi causata da scelte politiche ed economiche che li hanno danneggiati ingiustamente.

Qual è, dunque, la situazione del commercio e dell’industria in città? La politica in questi anni nella nostra città e nei nostri territori ha contribuito alla fuga dell’industria ed alla distruzione di un tessuto economico che oggi è ai minimi storici. La nostra zona industriale di Salerno è ormai desertificata e in generale c’è una povertà allarmante. Da questo dato di fatto tragico ho deciso di prendere l’iniziativa di mettere in rete attori economici locali dandogli la possibilità di valorizzare anche qualità, etica e concetto di solidarietà reciproca. La moneta più antica al mondo è il baratto, con cui si sono sempre scambiati beni o servizi, il nostro obiettivo è creare una comunità economica in cui ognuno possa mettere al servizio dell’altro la propria professionalità o i proprio prodotti. Ulteriori dettagli saranno resi pubblici a breve, vedrete sarà una vera e propria rivoluzione. Quindi crede che il commercio a Salerno non porti i frutti sperati nonostante gli sforzi dei piccoli e medi commercianti anno dopo o anno? Per quale motivo secondo lei? Il piccolo e medio commercio sono stati il traino economico della città ed ora sono invece le categorie più svantaggiate. Abbiamo purtroppo un’economia malsana, contaminata da scarsa qualità e multinazionali spietate è arrivata l’ora di cambiare registro. La nascita di una moneta locale a Salerno sarà una grande occasione per queste categorie di commercianti ed in generale per rilanciare il commercio del centro e dei quartieri della città.

Dalla battaglia per il “no” al referendum, fino al suo “sì” al Movimento che vede come attore principale il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha registrato anche la sua presenza a Salerno grazie al suo invito. Quali sono le prossime iniziative in campo “DeMa” per il consigliere Santoro? Con de Magistris c’è stata una importante intesa sulla battaglia per il NO al referendum, ora il rapporto si intensifica anche su altri temi comuni ed iniziative che condivido e per questo c’è la concreta possibilità che a breve apriremo la sede di DemA anche a Salerno città per condividere proprio con il primo cittadino di Napoli un percorso di rilancio su tutto il territorio, lavorando in sinergia e collaborando proprio per il bene delle nostre comunità.