Le emozioni di un incontro: le trame dell'anima - Le Cronache
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Le emozioni di un incontro: le trame dell’anima

Le emozioni di un incontro: le trame dell’anima

Continuano gli incontri degli ex-ospiti dell’Orfanotrofio Umberto I di Salerno e la ricostruzione fatta di ricordi, emozioni, studio e fiumi di musica. Reunion al laghetto dell’ Eur a Roma con la promessa che la prossima sarà organizzata a Salerno, nel periodo delle “Luci d’Artista”, con la presentazione del calendario dedicato a quella istituzione

Di OLGA CHIEFFI

Continuano sempre più frequenti gli incontri tra gli Ex-Allievi dell’Orfanotrofio Umberto I di Salerno. Tanti sono stati gli ospiti di quell’istituto, noto in primo luogo per la sua celebrata Scuola di musica, quindi Liceo musicale “G.Martucci”, sezione staccata del Conservatorio San Pietro a Majella, oggi Conservatorio Statale di Musica che si appresta a celebrare il 14 marzo del 2020 i suoi primi quaranta anni. E’ una intensa emozione quella di ritrovarsi ad anni  di distanza, quando le avventure sui banchi di scuola appartengono, ormai, al mondo dei ricordi. Riassidersi insieme a tavola, permette di riapprezzare le gioie e le fatiche di quegli anni durissimi, quando si sono gettate le basi  per la vita non solo professionale, svelare episodi e relativi retroscena prima mai detti, rimanere sbalorditi dei cambiamenti che ci sono stati e che rendono nuovamente agli occhi degli ex-compagni di classe quelli che erano i volti degli amici di tutti i giorni, specie se da un po’ di anni non ci si vedeva. La soddisfazione di tutti i partecipanti rafforza l’idea dell’utilità di questi momenti e rincuora quanti con passione cercano di intessere contatti in tutt’Italia e anche all’estero per continuare a proporre questi raduni e cercare di ricucire quelle trame dell’anima, con quanti hanno trascorso in quella scuola anni importanti della propria vita. Anima della reunion romana, è stato il salernitano Camillo Vicinanza, sassofono delle bande centrali dell’Esercito e della Finanza, unitamente a Vincenzo Sica, il quale unitamente a Michele Sirico è il fondatore del gruppo Il Serraglio sul social Facebook, sul quale sin dal 2012 quanti hanno condiviso quella esperienza, pubblicano immagini, nomi ricordi, relativi a quella istituzione nata nel 1813, quale deposito di mendicità, negli ambienti conventuali di S. Nicola della Palma e S. Lorenzo, poi trasformatasi in orfanotrofio con scuola musicale nei primi mesi del 1819, alla quale negli anni si aggiunsero le scuole di calzoleria, meccanica, tipografia, ceramica, falegnameria, scomparsa nel 1977. Tanti gli amarcord di quei tempi, ma diverse e numerose le iniziative volte a ricordare quella istituzione, che ha costruito vite e carriere a tanti ragazzini quali affrontavano una vita dura, pagando per studiare in una delle migliori scuole musicali d’Italia. Uno di questi presente a Roma è stato sicuramente Vittorio Malvone I tromba della banda dell’Aeronautica Militare, quindi vice-maestro, una delle trombe di Ennio Morricone, Alberto Moscariello docente e clarinetto della banda dell’esercito, unitamente ad Antonio Florio, docente e al tempo sax tenore e capobanda della formazione dell’esercito, Franco Palladino I Tromba della banda della Guardia di Finanza,  Antonio Imparato Tromba della Banda della Polizia nonché direttore della formazione, Mario De Simone timpanista dell’orchestra della Rai, Pasquale Sabatelli fagotto del Teatro dell’opera di Roma, Gaetano Schiavone Flauto del Teatro dell’ Opera di Roma, Rocco Camera, bassotuba, Francesco Dutti, Antonio Mennella oboe, Antonio Caldarone, tromba nelle Fiamme Gialle, Francesco Panariello, clarinetto, quindi sax soprano della Guardia di Finanza, Giuseppe Trapella Tromba, Antonio Farina, corno della banda dell’Esercito, Martino Carleo, Flauto, Vincenzo Amodio Tromba, Luciano Di Pietro, tromba, Antonio Fiorillo sassofono, e Giuseppe La Rocca, fagotto della Guardia di Finanza. Un incontro questo, che ha passato il testimone ai salernitani, che, sempre capitanati da Camillo Vicinanza, organizzeranno l’accoglienza all’ombra del monastero di San Nicola in gennaio. In questa occasione verrà presentato anche il calendario realizzato da Gaetano Sica, con immagini del passato, del presente, caricature, nonché tutti gli ex-allievi potranno rivisitare i luoghi che li hanno salutati bambini e ragazzi, magari suggellando la serata in musica, in modo da non spegnere mai la fiamma di un ricordo riconoscente, verso quell’istituzione che li ha formati. Brindisi e taglio della torta affidato al più anziano e brillante dei musicisti Gaetano Schiavone. Arrivederci a Salerno.