Le due anime di Walter Cianciusi - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Le due anime di Walter Cianciusi

Le due anime di Walter Cianciusi

 

Rocker metal e docente di musica elettronica presso il Conservatorio di Sassari lo abbiamo incontrato nella giornata di montaggio del suo pane carasau sonante

 

Di ANDREA SECONDULFO

 Il pane carasau è conosciuto anche col nome ‘carta da musica’. Sarà per questo che il maestro Walter Cianciusi lo ha scelto per diffondere i suoni della sua installazione sonora, uno degli eventi più accorsati del V Festival di musica elettroacustica promosso dal Conservatorio “G.Martucci” di Salerno. Lo abbiamo incontrato nella giornata destinata al montaggio di questa installazione che occupa una delle pareti della sala concerti della massima istituzione musicale cittadina.

Le due anime di Walter Cianciusi rocker heavy metal e docente di musica elettronica, come si coniugano?

Il rock e la musica elettronica sono due ambiti che non si intersecano mai nella mia vita quotidiana. Quando c’è l’uno non c’è l’altro e viceversa. Due passioni che coltivo sin da quando ero un ragazzino e che non considero in contrasto semplicemente perché non…comunicano.

Come si è avvicinato alla musica elettroacustica?

Ho ascoltato la musica di John Cage dopo aver intuito da alcune sue interviste che si trattava della più rilevante personalità in ambito artistico dell’intero ‘900.

L’installazione che vediamo qui al festival col pane carasau come nasce e come può essere illustrata tecnicamente?

È un mio personale tributo alla mia terra d’adozione: la Sardegna.

Un(e)done perpetra l’illusoria commistione fra sorgente sonora e diffusore propria della mia più recente produzione,  in una crasi prospettica aggravata dalla perfetta coincidenza fra il materiale che viene riprodotto e lo strumento che lo riproduce. Musica e materia si mimetizzano l’una nell’altra. La spazializzazione del suono è implicita nella irregolarità delle forme che compongono l’opera e resa maggiormente efficace dall’elemento visuale: la nostra percezione dello spazio dipende infatti tanto da ciò che ascoltiamo quanto da ciò che vediamo.

Quali sono i suoi compositori di riferimento in questo ambito?

Max Neuhaus è stato decisamente un punto di riferimento per i miei ultimi lavori.

Come vede l’insegnamento e l’evoluzione della musica elettroacustica in Italia?

Esiste una nuova generazione di docenti capace di un’apertura mentale inedita. Una generazione  responsabile di dotare i dipartimenti di nuove tecnologie e linguaggi musicali di una forza trasversale irresistibile che finirà per permeare anche in settori collaterali.

A quali progetti sta lavorando?

Mi dedicherò al pane carasau per almeno un anno ancora. Sto cercando di studiare le proprietà vibrazionali della materia per perfezionare il pane come sistema di diffusione.