L'autopsia conferma: pinza di 22 cm nell'addome della donna morta al Ruggi - Le Cronache
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L’autopsia conferma: pinza di 22 cm nell’addome della donna morta al Ruggi

 L’autopsia ha confermato Nicoletta Ontano, la donna di 87 anni di Montecorvino Rovella, deceduta il 16 febbraio scorso nel reparto di chirurgia generale del «Ruggi d’Aragona» ha portato per sette mesi un ferro chirurgico nell’addome. Una pinza di 22 cm. La donna era stata operata lo scorso 19 luglio, all’ospedale salernitano, per una neoplasia all’addome. Ma quello che le radiografie avevano riscontrato, negli ultimi mesi, non era una ricrescita della massa tumorale nello stomaco, bensì la presenza di un corpo estraneo. Per rimuoverlo, si era reso necessario un secondo intervento chirurgico. Ma l’anziana donna, ricoverata venerdì 15 febbraio, non è riuscita a entrare in sala operatoria: è morta il giorno dopo, in un calvario costellato di dolori lancinanti e difficoltà renali.

L’esame autoptico è stato svolto dal medico legale Giuseppe Vacchiano dell’università di Benevento. Ora saranno gli esami di laboratorio sui prelievi effettuati nel corso dell’autopsia a stabilire se il decesso dell’anziana sia stato provocato dalla presenza del corpo estraneo – una pinza chirurgica klemmer emostatica curva della lunghezza di 22 cm – estratto dalla parte sinistra dell’addome, tra le anse intestinali, a pochi centimetri al di sopra dell’inguine. Il medico legale ora ha sessanta giorni di tempo per rispondere ai quesiti posti dal magistrato inquirente.

Alla luce della conferma che arriva dall’autopsia, si aggrava la posizione dei sette indagati dalla Procura della Repubblica di Salerno. Si tratta di cinque medici e due infermieri che componevano l’equipe chirurgica che il 19 luglio scorso intervenne sull’anziana. Gli avvisi di garanzia sono stati emessi nei giorni scorsi dal pm Elena Cosentino. Tra gli indagati due medici che avevano preso in cura Nicoletta Ontano anche il 15 febbraio scorso, quando la donna giunse all’ospedale di località San Leonardo in uno stato di grave disidratazione, con sofferenze renali e forti dolori all’addome.