L'Asl Salerno recluta infermieri per le postazioni 118 - Le Cronache
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L’Asl Salerno recluta infermieri per le postazioni 118

L’Asl Salerno recluta  infermieri per le postazioni 118

di Rosa Coppola

Svolta nel reclutamento degli infermieri avviata dall’Asl Salerno: i professionisti andranno a rafforzare anche le postazioni emergenziali del Servizio 118. In verità, in parte, seppur minima per adesso, hanno già risposto agli Avvisi dell’Azienda che sembra voler percorrere la strada della “internalizzazione” del personale dedicato alla emergenza. Una teoria confermata ieri sera dal dottor Mimmo Violante, direttore facente funzioni del Servizio 118 della Asl Salerno ospite, tra gli altri, della trasmissione “Le Cronache Salute” realizzata dal nostro quotidiano, incentrata sul Servizio 118, appunto. “Stiamo andando in quella direzione, stiamo assumendo infermieri per avere personale aziendale”, ha spiegato Violante in seno alla discussione sulla esternalizzazione del servizio ambulanze e rispettivo personale. L’Azienda di via Nizza ha già elencato le sedi dove i professionisti sarebbero stati inviati. Si tratta di Maiori, Salerno 1, Salerno 2, Salerno 3, Agropoli, Sant’Arsenio, Baronissi, Bellosguardo, Siano, Giffoni Valle Piana, Battipaglia, Padula, Pagani. A declinare l’argomento, in base alla propria esperienza e competenza, vi erano, collegati: Bruno Zuccarelli (Presidente Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri di Napoli- Vice segretario nazionale Anaao Assomed); Matteo D’Ambrosio (Consigliere ordine Infermieri di Salerno- Infermiere presso PS Covid Center Mauro Scarlato); e Manuel Ruggiero (medico 118 di Napoli, associazione Nessuno tocchi Ippocrate). Una discussione interessante che ha fotografato il momento in chiaro-scuro che sta vivendo l’importanze Servizio. Zuccarelli, che segue costantemente la “vertenza salute”, ha fatto una lucida diagnosi e prospettato la cura. “Mi auguro non vi sia un disegno per smantellare il 118 a favore di soggetti privati, spiega. Tra indennità da restituire, mezzi non idonei, personale ridotto all’osso, percorsi di stabilizzazione in alto mare, la crisi è più che evidente. Bisogna intervenire in modo strutturale se realmente si vuol dare una sterzata decisa: uomini, mezzi e incentivi economici veri”, chiosa Zuccarelli. “Si avviasse una campagna di comunicazione importante, seria, a favore dei medici dell’emergenza. Stiamo dilapidando un tesoro, fermiamo la grande fuga”. Argomento che conosce bene Manuel Ruggiero, medico del 118 napoletano e fondatore del fortunato gruppo facebook “Nessuno tocchi Ippocrate” attraverso il quale denuncia le aggressioni ai danni dei colleghi presenti sul territorio. “Vi annuncio che ho firmato per sei mesi, tempo determinato”, esordisce e aggiunge: “Dobbiamo dare identità ai medici del 118 che, vi strapperà un sorriso amaro, non sono pubblici ufficiali come invece già lo è un capotreno. Non è possibile che debba esserci una associazione, la mia, per denunciare e dire che non si deve picchiare un medico”, commenta Ruggiero che ama questo lavoro come pochi. Ma le ambulanze e le aggressioni non risparmiano nessuno. “L’emergenza è anche e soprattutto infermieri”, racconta Matteo D’Ambrosio. “Abbiamo competenza e professionalità, diamo assistenza adeguata a chi chiama l’ambulanza. Non siamo medici, siamo infermieri capaci di prestare opera idonea e qualificata”. Lo spettro dello smantellamento aleggia. “Voglio dire qualcosa di buono: grazie al servizio 118 siamo stati capaci di dare risposte, salvando vite. Abbiamo date risposte per tutti, tutti quei servizi territoriali non sempre presenti”, ha chiosato Violante.