Landolfi: «Sì all’Udc, no a Ncd» - Le Cronache
Attualità

Landolfi: «Sì all’Udc, no a Ncd»

Landolfi: «Sì all’Udc, no a Ncd»

di Andrea Pellegrino

Sì all’Udc ma non al Nuovo Centro destra. Nicola Landolfi, segretario provinciale del Pd, chiede un atto di forza da parte dell’Unione di Centro in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Proprio nei giorni in cui sta nascendo l’Area popolare, il gruppo che vedrà insieme Udc e Ncd sotto lo stesso tetto. Gruppi già formati alla Camera dei Deputati ed al Senato e che ora saranno ufficializzati anche in Regione Campania. Ma Landolfi vuole bissare l’esperienza della Provincia, quella che ha portato alla vittoria di Giuseppe Canfora alla presidenza. Il segretario democrat ammette il ruolo fondamentale dei moderati e rilancia: «In Campania il Pd da solo non basta. Ci vogliono forze civiche in uscita dall’area moderata e ci vuole un Udc, che dalle nostre coerenze, tragga la forza di staccarsi definitivamente dal disegno del Ncd». Secondo la strategia del segretario provinciale del Pd, che lavora per la candidatura a Governatore del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, «Sarà una campagna breve e in salita, non meno di quella dell’altra volta ed è per questo che sbagliano partito nazionale e regionale a praticare la logica del rinvio, che è come vivere sulla luna, mentre la terra reclama fatti concreti e rapidità, non solo idee. Alle Regionali dobbiamo chiedere alla sinistra di sostenerci, di non disperdere il voto, di aiutarci a recuperare gli indecisi, non solo in nome di una comune matrice, ma soprattutto di una comune prospettiva: quella del lavoro e della solidarietà. Dobbiamo chiedere all’Udc di sostenerci, confermando l’impianto strategico di quello che stiamo costruendo in provincia di Salerno». Per questo, rilancia ancora: «Dobbiamo mantenere rafforzare l’alleanza con l’Udc, sostenendone i candidati e facendocene sostenere a cominciare dai Comuni più grandi, dove non è possibile immaginare che siano le primarie la “coperta di linus” sotto la quale rifugiare le nostre indecisioni. Anche a Baronissi, a Pellezzano, a Bellizzi abbiamo vinto le amministrative allargando liste e alleanze». «La segreteria e la direzione del partito – annuncia quindi Landolfi – saranno impegnate su questo. Su uno schema di alleanze che va dalle forze civiche, in uscita dall’area moderata, dall’Udc, all’insieme del Pd, alla nostra sinistra, compresi quei movimenti più radicali con i quali è possibile partire dal merito delle cose. Possiamo chiudere il cerchio con il compasso o possiamo tornare al puntino appuntito, da cui eravamo partiti, per farci un’altra volta male. Dipende da noi, non solo dalla nostra volontà, ma anche dalla nostra umiltà e dalla nostra intelligenza».