L'agenda giudiziaria di De Luca, a dicembre l'appello sul Termovalorizzatore - Le Cronache
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L’agenda giudiziaria di De Luca, a dicembre l’appello sul Termovalorizzatore

L’agenda giudiziaria di De Luca, a dicembre l’appello sul Termovalorizzatore

di Andrea Pellegrino

Si prevede un autunno caldo, sotto il profilo giudiziario, per il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Si parte questa mattina e per finire, poi, solo a dicembre con l’udienza in appello per la vicenda del Termovalorizzatore che ha visto la condanna per abuso d’ufficio in primo grado di Vincenzo De Luca e dei tecnici comunali Alberto Di Lorenzo e Domenico Barletta. Condanna che ha fatto scattare la legge Severino. Lo scoglio madre da superare è quello di ottobre, quando la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sulla legge Severino e quindi sull’applicabilità o meno della sospensione per gli amministratori condannati in primo grado. Una decisione attesa da Luigi de Magistris ma soprattutto da Vincenzo De Luca, appeso ad una sospensiva concessa dalla sezione civile del Tribunale di Napoli che ha rimesso il tutto nelle mani della Consulta. Qui siede anche Giuliano Amato, papà di Lorenzo che durante l’era De Luca, a Salerno, è stato direttore artistico della stagione di prosa del teatro municipale Giuseppe Verdi di Salerno. Ma questa è un’altra storia. Tornando ai procedimenti in corso, al di là dell’udienza Crescent in programma al tribunale di Salerno, l’attenzione è rivolta al 5 novembre, quando in contemporanea De Luca dovrà inviare i suoi legali in Cassazione e al Tar Napoli. Al Palazzaccio si discuterà del ricorso (ormai inutile) sulla sentenza di secondo grado che lo ha fatto decadere dalla carica di primo cittadino di Salerno, per effetto dell’incompatibilità ai tempi dell’incarico di sottosegretario dello sfortunato governo Letta. Una sentenza (quella sulla decadenza) – tuttavia – che gli avrebbe consentito una liscia candidatura alla presidenza della Regione Campania senza passare per la legge elettorale regionale che prevedeva l’ineleggibilità per i sindaci. Comunque si andrà in Cassazione. A Napoli, invece, nello stesso giorno si discuterà davanti ai giudici amministrativi del ricorso presentato dal centrodestra sulle presunte irregolarità nella presentazione delle candidature da parte di alcune liste collegate al presidente. Nonché – secondo il ricorso – sulla presunta irregolarità dell’autentica della firma di Vincenzo De Luca sul modello di accettazione della candidatura a presidente. Ma il piatto forte ci sarà a dicembre quando si tornerà a parlare di Termovalorizzatore e project manager. Ma tutto dipenderà anche da ciò che accadrà alla Corte Costituzionale sulla Severino. Le udienze in Appello sono state già calendarizzate: 11-18-22 dicembre si andrà in aula. Su De Luca pende tra l’altro la riformulazione da parte del pubblico ministero Roberto Penna del reato di peculato. La pronuncia potrebbe esserci al massimo fino al 5 febbraio. Poi si passerà in Cassazione che avrà tempo fino a settembre per pronunciarsi. Dopo andrà tutto in prescrizione.