La tradizione nelle mani: Francesco Procida espone le sue ceramiche a Parigi - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

La tradizione nelle mani: Francesco Procida espone le sue ceramiche a Parigi

La tradizione nelle mani. Francesco Procida interpreta pienamente questa frase, a tal punto che il figlio e nipote d’arte vietrese ora esporrà oltralpe. Dal 13 aprile al 12 maggio le sue opere saranno direttamente a Parigi, nell’ambito della mostra “Ma che bella”, ospitata nella galleria Nicolas Hugo. Otto le sue opere che saranno in compagnia di quelle di Théo Haggai e del fotografo Massimo Vitali. Un riconoscimento ambizioso, un salto di qualità di un figlio di questa terra e della terra che vive d’arte e ceramica. Scrive il galleria Nicola Hugo: «I Procida sono stati protagonisti nell’inventare lo smalto “Vetroso”, Francesco Procida, si definisce un ceramista ma la sua tecnica unica e le scelte i temi e la maggior parte dei tempi figurativi si avvicina molto in verità alla scultura». Un’arte, quella dei Procida che ha sempre attirato l’attenzione e la curiosità dei migliori critici d’arte. Tant’è che anche Vittorio Sgarbi conserva alcune delle loro creazioni. E non solo. Lo stesso critico d’arte lo volle, nel dicembre 2011, come espositore presso il Padiglione Italia a Torino nell’ambito della 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia. Francesco Procida, è vietrese doc. Da giovanissimo frequenta il laboratorio del padre Giosuè Procida e degli zii Vincenzo e Salvatore Procida, dove scopre la passione per la ceramica apprendendo le tecniche di lavorazione. Con la morte del padre Giosuè, Francesco sente forte il bisogno, quasi il dovere, di continuare quel cammino di tradizione, di manualità, di estro creativo di cui il nome dei Procida ne è sempre stato sinonimo per decenni. Il suo curriculum è foltissimo. Vincitore di due premi (nel ’97 e nel ’98) di “Viaggio attraverso la ceramica”, concorso internazionale promosso a Vietri sul Mare. Ad Assisi è nella mostra dedicata ai presepi, mentre a Calitri, riceve nel 2004 la medaglia d’argerto. In Francia ha già esposto, su invito del critico d’arte Biffi Gentile. Nel 2005 partecipa ad una “mostra sul Grottesco” ed ora ci ritornerà con otto delle sue opere.

 

8 aprile 2013