“La sua mano sulla spalla in segno di paternità” - Le Cronache
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“La sua mano sulla spalla in segno di paternità”

“La sua mano sulla spalla in segno di paternità”

di Andrea Pellegrino

«La sua mano sulla mia spalla, quale segno di grande paternità verso me e verso l’intera diocesi che rappresentavo». Monsignor Gerardo Pierro, arcivescovo emerito della Diocesi Salerno – Campagna – Acerno, con emozione ricorda quel gesto di Giovanni Paolo II al seminario metropolitano, nel giorno dell’inaugurazione. «Dopo la celebrazione – racconta Pierro – prima che prendesse di nuovo l’elicottero per ritornare a Roma, dopo aver sorvolato la zona di Sarno che aveva subito quella tremenda alluvione, mise la sua mano Santa sulla mia spalla. Fu un segno di grande paternità; un gesto non solo per il Vescovo della Diocesi ma per l’intera comunità».

Domani Papa Giovanni Paolo II sarà Santo, insieme a Giovanni XXIII, due figure che sono rimaste nei cuori dei fedeli. Con Salerno Giovanni Paolo II ha avuto un rapporto particolare.

«Ho scritto un testo “Salerno e Giovanni Paolo II”, proprio per evidenziare la grande considerazione e l’affetto paterno che il Papa ha avuto nei nostri confronti. Giovanni Paolo II è stato due volte a Salerno: la prima volta il 26 maggio 1985, a conclusione di un seminario di studi in occasione del X centenario di Gregorio VII, il Papa della riforma che è sepolto nel nostro duomo. Monsignor Guerino Grimaldi con gioia accolse il Papa a Salerno: quel giorno sul lungomare fece un gesto di estrema paternità ed unico: conferì il pallio come segno di stima e di affetto nei confronti di Monsignor Grimaldi e nei confronti della città di Salerno».

La seconda visita per inaugurare il seminario a Pontecagnano

«Sì, venne a benedire – il 4 settembre 1999 – il seminario a lui intitolato. Struttura che sorge nell’antica proprietà Conforti, poi successivamente acquisito poi dai coniugi Briasco Monti ed infine donato alla Diocesi che ha costruito il seminario, che non  appartiene solo alla Diocesi di Salerno – Campagna – Acerno, bensì all’intera provincia,. Fu il Papa che disse che questa struttura sarebbe stata a disposizione anche dei Vescovi della Regione che ne avessero fatto richiesta, oltre ad essere a disposizione dei seminaristi dell’intera provincia di Salerno.  Fu una giornata eccezionale che raccolse tutta la comunità ecclesiastica della Regione. Non capita spesso che un Papa vada ad inaugurare un seminario». Domani sarà un gran giorno per la Chiesa e per i fedeli «Si realizza quell’auspicio partito dalla folla nel giorno del suo funerale. Per noi salernitani è un grande onore che Giovanni Paolo II venga fatto Santo, insieme a Papa Giovanni XXIII, il Papa del concilio ecumenico. Ma ribadisco l’affetto di Giovanni Paolo II nei confronti di Monsignor Grimaldi e nei confronti nostri che avevamo costruito – su progetto di Matteo Guida – il seminario intitolato a lui».

Ricorda una visita a Salerno di Giovanni XXIII?

«E’ stato quando era Cardinale, in occasione del Millennio di San Matteo. Monsignor Demetrio Moscato volle che l’allora Patriarca di Venezia, Monsignor Angelo Roncalli fosse presente a Salerno in occasione dell’importante appuntamento».