Sarà un compleanno significativo questo sesto genetliaco della Sonora Junior Sax. Un ensemble, questo, composto da giovani strumentisti tra gli 8 e i 23 anni provenienti dall’intera regione Campania, guidati da Luigi Cioffi, Domenico Luciano, Nicola De Giacomo, Angela Colucci e Adolfo Alberto Rocco, i quali da sei anni ci fanno conoscere l’intera famiglia dei sassofoni, dal soprano al basso, protagonisti già di due cd con il brand GFF, Tachisax 75/2 e il secondo, inciso proprio quest’anno, The District, abbracciando diversi generi musicali, festeggeranno questa sera, a partire dalle ore 20,30, nel duomo di Avellino. Con loro i maestri amici da sempre a partire da Eugenio Ottieri, che per l’occasione sarà sul podio, unitamente al pianista Salvatore Biancardi e i sassofonisti ospiti, Massimo Mazzoni, Marco Vanni, Lucy Derosier e Marco Gerboni. L’occasione di questo sesto anniversario sarà particolare, poiché dei ragazzi, aiuteranno i bambini, attraverso l’Unicef, in emergenza al seguito della crisi umanitaria causata in Indonesia dal terremoto e dallo tsunami di fine settembre nell’isola Sulawesi, e dal terremoto di agosto a Lombok, partecipando alla campagna straordinaria di raccolta fondi per fronteggiare la necessità di vaccinare le popolazioni del luogo e di sostenere i bambini già provati dalla frequente carenza di cibo, acqua e scuole. Infatti, occasione dell’evento, il Comitato Unicef di Avellino promuoverà una raccolta fondi proponendo dei gadget a tema realizzati dai volontari del Comitato insieme alle detenute della sezione femminile della Casa Circondariale “Antimo Graziano” di Bellizzi Irpino. Eterogeneo il programma indirizzato al pubblico di tutte le età che affolleranno il duomo. Il programma verrà inaugurato da Robert W. Smith di Into the Storm, che si ispirò al ciclone del secolo che investì gli Stati uniti nel 1993 per comporre questo pezzo coinvolgente, per poi proseguire con Ammerland di Jacob de Haan, il cui tema lascia alla bellezza della natura il messaggio per un mondo migliore. La sarabanda degli interventi solistici che affiancheranno Laran, sarà Lucy Derosier, sassofonista statunitense docente del Conservatorio “GiovanBattista Pergolesi” di Fermo, che entrerà in scena sulle note di “Ballad”, composta da Alfred Reed nel 1958, dedicata al clarinettista e sassofonista Jimmy Abato. Il brano è interamente sviluppato sulla melodia di fresca e chiara intenzione, giocata sul lungo fraseggio del tono chiaro e luminoso del sassofono, con la band che lascia cantare il solista su di un flou di trasparenti armonie, secondo i dettami della scuola francese. Salvatore Biancardi dedicherà al pubblico la struggente Milonga de Angel, firmata da Piazzolla, prima di cedere a Marco Vanni, docente del Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, la ribalta con tre brani composti da lui stesso, The Recorder, Ballade for Terry e Monsieru Dalì. Un medley degli Abba e ritorno in Argentina con Marco Gerboni, docente del Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara, si porrà sulle tracce dell’inimitabile sax tanguero di Javier Girotto per eseguire la sua “Poesia” e continuare con una pagina di Silvio Zalambani, “Nostalgia del presente”, per continuare ad indagare emozionalmente l’universo del tango. Ancora un altro medley, stavolta dedicato alle canzoni di Eros Ramazzotti, e ritorno a Piazzolla, stavolta con Massimo Mazzoni in Oblivion composto nel 1984 per il film Enrico IV di Marco Bellocchio, un atto di meravigliosa liberazione, svaniscono per far posto alla luce di una lacrima di gioia che sgorga da un’intensa e quanto mai “vera” trovata melodica. Massimo Mazzoni, del conservatorio di Fermo, chiuderà il suo intervento con il virtuosistico Tango Club di Roberto Molinelli, dedicato ad Astor Piazzolla, newyorkese di adozione, scritto nello stile del tango argentino, il ritmo forse più importante e rappresentativo del secolo appena trascorso, e immaginato in uno dei tanti club della metropoli dove si suona e si balla musica latino-americana. Gran finale con la sigla del gruppo“Allegrone Moderato” di Gianluca Sibaldi, soundtrack del film di Leonardo Pieraccioni “Finalmente la felicità”, in cui avverrà veramente di tutto.
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