La scommessa di Pansa, primi ad aprire «Noi apripista, mai perdere la speranza» - Le Cronache
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La scommessa di Pansa, primi ad aprire «Noi apripista, mai perdere la speranza»

La scommessa di Pansa, primi ad aprire «Noi apripista, mai perdere la speranza»

di Andrea Pellegrino

E’ una delle più antiche pasticcerie della provincia di Salerno e anche della stessa regione Campania. A due passi dal Duomo di Sant’Andrea di Amalfi c’è la storica pasticceria “Pansa”. Una tappa obbligata per i turisti ma anche per gli stessi abitanti della Costiera Amalfitana. Proprio da questo prestigioso spazio è partito il nuovo inizio. Proprio dalla pasticceria Pansa che nelle ultime settimane ha allungato il passo e si è rimessa in cammino, adeguandosi ai tempi. Pansa è una vera istituzione, come racconta l’omonimo titolare, Nicola: «Abbiamo deciso di ripartire anche per garantire una nostra immagine. Nonostante ora sia antieconomico, lo spirito della nostra azienda va al di là di qualsiasi ragionamento». «Operiamo in un contesto fortemente turistico ma non abbiamo mai venduto l’anima al diavolo – spiega Nicola Pansa – Stiamo vendendo con successo anche alle persone del posto che stanno rispondendo bene e tanto alla nostra chiamata. Siamo sinceramente soddisfatti di come la situazione stia evolvendo».«Per quanto riguarda i livelli occupazionali – prosegue – non da subito abbiamo potuto dare spazio ai nostri collaboratori. Nel nostro piccolo copriamo con la consegna a domicilio solo Amalfi e i comuni limitrofi. Stiamo attendendo un furgone nuovo di zecca che ci renderà operativi sul territorio della Costiera Amalfitana fino a Salerno e di quella Sorrentina fino a Sorrento città». Primi a riaprire ma con lo spirito giusto. «Mi piace sottolineare che non solo siamo stati i primi a riaprire, ma dopo un momento iniziale di scoramento ci siamo messi subito a lavorare, prima con la testa e poi concretamente. Abbiamo anche investito, cosa che in questo momento richiede un certo tipo di mentalità, sia nell’acquisto del furgone che nella messa in campo di nuove iniziative. Queste strategie che ora sono mezzi di sostentamento per tenerci a galla a breve quando si ritornerà alla normalità diverranno delle vere e proprie armi vincenti». «In un contesto di normalità, ad esempio, non avremo mai avuto il tempo né il modo di pensare ad organizzare la vendita a domicilio». Amalfi vuota fa tristezza, però Pansa mostra ottimismo: «Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno come sono abituato a fare. Abbiamo avuto un po’ di tempo in più per goderci le nostre bellezze, nonostante io da amalfitano non abbia mai visto in 41 anni questa città così vuota». Il loro messaggio di speranza è proprio sulla riapertura: «Il fatto che ci siamo subito rimessi in gioco sta a significare che nessuno di noi sarebbe in grado di stare lontano dalla nostra azienda. È un momento di difficoltà: ciononostante i nostri collaboratori non perdono la speranza, perché sanno di far parte di una realtà imprenditoriale di un certo tipo. Aver fatto da apripista alla speranza e all’opportunità di tutti credo sia stata la nostra più grande soddisfazione».