La Provincia batte cassa e mette in mora la Regione - Le Cronache
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La Provincia batte cassa e mette in mora la Regione

La Provincia batte cassa  e mette in mora la Regione

di Marta Naddei

Pronti a mettere in mora la Regione Campania. Da palazzo Sant’Agostino arriva l’aut aut all’ente regionale: o lo stanziamento “spontaneo” delle risorse dovute oppure si procede per vie legali. Lo spettro dello sforamento del patto di stabilità è sempre più inquietante e aleggia pericolosamente dalle parti di via Roma. La Provincia di Salerno ha circa tre mesi di tempo per riuscire a recuperare le somme necessarie per riuscire a rientrare nei parametri economico-finanziari stabiliti dal patto, evitando così di incappare in sanzioni sia di natura economica che più strettamente tecnica come, ad esempio, l’impossibilità di procedere con le assunzioni. Che le casse della Provincia di Salerno non godano di buona salute lo sa bene il presidente Giuseppe Canfora – che, però, nonostante questo ha nominato Bruno Di Nesta quale direttore generale dell’Ente pur con un compenso ridotto ma che sarà prelevato dal fondo di riserva (quello per manutenzione strade e scuole, ndr) – il quale, insieme al suo staff, sta pensando a come e dove riuscire a trovare le risorse utili per riparare la falla. La strada immediatamente percorribile, ma allo stesso tempo più lunga e tortuosa, è certamente quella della messa in mora della Regione Campania che ancora non ha trasferito risorse sia per quanto riguarda il comparto del trasporto pubblico locale che per quanto attiene al settore dei lavori pubblici. Da tempo, come affermato dallo stesso Canfora qualche giorno fa, gli uffici provinciali preposti sono all’opera per riuscire ad esigere crediti vantati per milioni di euro nei confronti di palazzo Santa Lucia ma, a quanto pare, i tempi rischiano di essere veramente biblici e la Provincia di Salerno non potrebbe permettersi il lusso di attendere oltre. Dunque, prende così corpo l’ipotesi di ricorrere a dei decreti ingiuntivi nei confronti del governo regionale. I due settori in cui, dunque, si registrano le maggiori sofferenze sono quelli del trasporto pubblico locale, con i ritardi nello stanziamento dei corrispettivi da parte della Regione Campania che costringono l’amministrazione provinciale a procedere con anticipazioni di cassa, e dei lavori pubblici con il caso emblematico della Fondovalle Calore per la quale palazzo Sant’Agostino è ancora in attesa di una cifra che si aggira attorno ai 13 milioni di euro. «I corrispettivi di settembre per le aziende di trasporto pubblico locale – afferma Giuseppe Canfora – probabilmente li possiamo anche anticipare. Se dovessimo renderci conto di non potercela fare saremo costretti a mettere ancora una volta in mora la Regione Campania. Stesso discorso vale per quanto riguarda il settore dei lavori pubblici. Qui – prosegue il presidente della Provincia – siamo dinanzi a problemi seri. O ci danno le risorse economiche o li mettiamo in mora. Noi dobbiamo salvaguardare il patto di stabilità e se non ci pagano si mette in discussione lo stesso destino dell’ente».