La pioggia non ferma la grande fede per San Matteo - Le Cronache
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La pioggia non ferma la grande fede per San Matteo

« Portiamo San Matteo nelle nostre case, insieme a lui formiamo una comunità » . Così l’Arcivescovo di Salerno Monsignor Luigi Moretti ha presenziato il tradizionale omaggio floreale per San Matteo. Alle ore 20:00 nfatti, i Vigili del Fuoco di Salerno hanno portato la corona di fiori nelle braccia della statua del Santo Patrono situata sulla Porta Nuova della città , in piazza Flavio Gioia. Prima dell’omaggio floreale, realizzato dai giovani della parrocchia di
San Pietro in Camerellis, Monsignor Moretti è intervenuto con la sua
omelia: « Ieri abbiamo iniziato il nostro cammino verso la festa del
Santo Patrono, un cammino iniziato al carcere di Salerno dove la
presenza e la testimonianza di San Matteo ha portato Gesù come fonte di
ogni speranza. Questa sera  (ieri per chi legge ndr) ci troviamo nel
cuore della città perché la testimonianza di Matteo possa raggiungere
tutti gli abitanti di questa nostra comunità – ha proseguito
l’Arcivescovo Luigi Moretti – Qui a Salerno si è molto legati a San
Matteo e dobbiamo avere il coraggio non solo di contemplarlo da lontano,
nelle immagini, ma dobbiamo avere il coraggio di portarlo nelle nostre
case. Accogliere Matteo nei rapporti con la comunità , stringerci per
mano come ci chiede il Signore, a cominciare dalle esigenze dei più
deboli. Insieme all’omaggio sopra la Porta Nova per San Matteo, doneremo
anche dei fiori a Maria nell’icona proprio sotto la porta. Questo
omaggio a Maria, normalmente, veniva fatta in maniera un po’ affrettata
durante la processione, così la faremo in questo momento per creare un
momento di solennità » . Tra gli applausi dei salernitani presenti,
quindi, è stato eseguito il rito che vede i Vigili del Fuoco posare
l’omaggio floreale intorno alla statua raffigurante San Matteo, un opera
del 1756 dello scultore Francesco Pagano, realizzata due anni dopo la
costruzione della Porta Nuova, quest’ultima realizzata dal maestro
Ragozzino. « Quest’anno c’è stato un accenno particolare per San
Matteo, è stato sottolineato il messaggio del nostro Patrono, “Salerno è
mia, io la difendo” – ha dichiarato il vicesindaco di Salerno, Eva
Avossa – il vescovo ci diceva di riempire di contenuti questo messaggio,
io invito tutti quanti i nostri concittadini a pensare che Salerno
veramente è nostra quindi bisogna difenderla. Difendiamola dalle persone
incivili e dalle persone che non fanno il proprio dovere, difendiamo la
nostra città che è meravigliosa e va rispettata ed amata» . Presenti
all’evento tanti giovani delle parrocchie cittadine, dalla parrocchia di
Sant’Agostino a Sant’Andrea Apostolo, passando per il Santissimo
Crocifisso, Santa Lucia de Giudaica, San Domenico, San Maria delle
Grazie e Santa Trofimena nell’Annunziata.