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La nomina di Borrelli diventa un caso: il plenum del Csm rimanda gli atti in Commissione

Torna in Commissione la pratica sulla nomina del nuovo procuratore capo di Salerno. Lo ha deciso ieri il plenum del Csm (consiglio superiore della magistratura) – che ha anche accolto la richiesta di secretazione della seduta, avanzata dal togato di A&I Piercamillo Davigo – che, all’ordine del giorno, aveva la proposta, formulata all’unanimità dalla Quinta Commissione nello scorso luglio e di cui era relatore Davigo, di nominare alla guida dell’ufficio giudiziario campano Giuseppe Borrelli, attuale procuratore aggiunto a Napoli. La trattazione in plenum di questa nomina era già slittata dalla scorsa settimana, quando si era voluto dare tempo a tutti i consiglieri di leggere atti arrivati al Consiglio. Ieri, invece, e’ stato disposto il rinvio che porterà ad un ulteriore vaglio in Commissione. Cosa sia accaduto nel corso dei lavori non è dato saperlo, ché il verbale è stato secretato. Quel che è certo è che l’incartamento è stato rispedito alla quinta Commissione, quella appunto competente gli incarichi direttivi e dalla quale era arrivata l’indicazione di Borrelli come candidato a guidare la procura salernitana. Resta adesso aperto un altro interrogativo. Cosa accadrà con la trasmissione degli atti alla quinta Commissione?