La musica ponte tra i popoli - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

La musica ponte tra i popoli

La musica ponte tra i popoli

Stasera, all’Area Archeologica di Fratte, alle ore 21, ritornano i Musicastoria in Spasiba per la raccolta fondi da destinare all’orfanotrofio di Zhodino in Bielorussia

di Marina Pellegrino

Punta dritto al cuore il concerto che questa sera, alle ore 21, ci sarà all’Area Archeologica di Fratte a Salerno. A salire sul palco allestito nel giardino che custodisce i resti dell’insediamento etrusco sannita saranno “I Musicastoria” con il loro “Spasiba”, parola russa che significa “grazie”. “Spasiba” è più di un concerto, è quell’appuntamento che rappresenta un punto fermo nel cartellone dei “Concerti d’estate di Villa Guariglia in Tour”. Da anni, grazie al partenariato solidale con l’Associazione Salerno Accoglie, si raccolgono fondi da destinare all’orfanotrofio di Zhodino in Bielorussia. Con questo progetto è stata allestita una sala musicale in ricordo di Paola Galdi, la salernitana docente di pianoforte e direttore del coro di voci bianche “Arcobaleno” prematuramente scomparsa nel 2011. Oggi si vivrà una notte all’insegna della musica popolare della Campania e di tutto il Sud Italia: si percorreranno nota dopo nota le polverose strade che conducono nell’Agro Nocerino e sul Gargano, nel Salento e in Lucania e alla casa del diavolo incantatore che conosce tutte le “tammurriate” e costruisce tamburi di vera pelle di capra. Questa concerto è anche la conseguenza di analisi musicologiche che hanno messo l’accento sulla persistente relazione tra oralità e scrittura, tra canto di origine popolare e musica d’autore, segno di contatti, mode musicali, scambi tra mondo contadino e urbano e tra ceti umili ed elevati, trascrizioni colte di brani di tradizione orale e composizioni d’arte che riplasmavano i modelli popolari, esaltavano l’ambiente agricolo o marinaro in maniera reale o idealizzata. Insomma, una coabitazione tra livelli diversi di creazione ed esecuzione musicale, spesso indirizzati a diversi tipi di pubblico. Il tutto sapientemente interpretato da Angelo Santucci, voce solista e percussioni, Fortuna Imparato, voce solista, Raffaella Coppola, danza e percussioni, Danilo Gloriante, violino e mandolino, Gaetano Troisi, flauto traverso, Ciro Marraffa mandoloncello e chitarra battente, Francesco Granozi chitarra classica e chitarra acustica e Pietro Pisano, basso e zampogna. musicisti che si pongono come intermediari tra ciò che resta della cultura contadina e la realtà urbana, provenendo essi stessi proprio dalla periferia piuttosto che dal centro metropolitano, e spesso avendo a fianco gli anziani testimoni della tradizione. Si tratta di attori consapevoli che, per emissione vocale e padronanza degli stilemi della tradizione orale, possono costituire una fonte di legittimazione e di autenticità della musica proposta.