La manovra di Bilancio: misure espansive per una crescita duratura - Le Cronache
Editoriale

La manovra di Bilancio: misure espansive per una crescita duratura

La manovra di Bilancio: misure espansive per una crescita duratura

Di Alessia Potecchi*

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Manovra di Bilancio da 30 miliardi di euro, la bozza prevede 8 miliardi relativi al taglio delle tasse, per la previdenza quota 102 per un anno, 1 miliardo destinato al reddito di cittadinanza che verrà sottoposto a regole più precise e stringenti e una parziale proroga del superbonus 110%. Questi i punti sostanziali del corposo documento. La legge di bilancio per l’anno 2022 ripercorre sostanzialmente la nota di aggiornamento al Def, puntando a proseguire una politica di carattere espansivo con l’obiettivo di sostenere l’economia e la società nelle fasi finali dell’emergenza sanitaria e punta anche a  implementare il tasso di crescita nel medio termine, rafforzando gli effetti degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano Nazionale di Riesilienza e Ripresa con le risorse europee.Tutti gli interventi previsti mirano a consolidare il settore economico-sociale che ha maggiormente sofferto la crisi Covid, sostenendo la crescita e la competitività dell’economia del Paese. E’ una manovra che guarda verso una lunga prospettiva futura e non al breve termine, proprio perché si punta ad una fase nuova di sviluppo e crescita ma anche di uscita definitiva dalla crisi pandemica. Tanti i capitoli in questione a partire dal fisco, connesso alla riforma, in materia di diminuzione del cuneo fiscale e dell’Irap: si prevede un intervento di ben otto miliardi di euro globali, di cui sei con un nuovo stanziamento di bilancio e due miliardi già assegnati in precedenza. La plastic tax e la sugar tax vengono prorogate al 2023. Viene ridotta dal 22% al 10% l’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. Attenzione verso i territori e il loro sviluppo green e digitale con lo stanziamento di settanta miliardi per gli investimenti delle amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036. Per gli investimenti immobiliari privati, gli incentivi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024 alle stesse aliquote. Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le ulteriori abitazioni, l’incentivo al 110% viene esteso per il secondo semestre del 2022 alle abitazioni principali di persone fisiche con un limite Isee. Gli incentivi per le facciate vengono confermati anche per il 2023 con una percentuale agevolata del 60%. Alla Sanità per il 2022 sono previsti circa 1,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e medicinali anti-Covid e per sostenere tutte le azioni rivolte alla lotta alla pandemia. Il Fondo Sanitario Nazionale viene finanziato con due miliardi di euro aggiuntivi ogni anno fino al 2024, aumentano anche le risorse e gli interventi per scuola, università e ricerca. Il  reddito di cittadinanza sarà finanziato con un ulteriore miliardo di euro ogni anno ma  vengono rafforzati i controlli e introdotti correttivi alle modalità di pagamento, che prevedono una revisione della disciplina delle offerte di lavoro e un decalage del beneficio mensile per i soggetti occupabili. Per le pensioni il provvedimento è solo a breve termine e cioè è prevista una durata annuale con un requisito di 64 anni di età e 38 anni di contributi, quota 102, la proroga di Opzione Donna e dell’APE sociale ad ulteriori categorie di soggetti che hanno svolto lavori gravosi. Ancora per il lavoro circa 3 miliardi di euro nel 2022 per dare attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali su cui è impegnato a 360 gradi il Ministero del Lavoro, con un aumento dei sussidi di disoccupazione e un’estensione degli istituti di integrazione salariale ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese che oggi ne sono esclusi. Questi due ultimi punti sono oggetto di una trattativa tra i sindacati e le parti sociali, per trovare soluzioni più dettagliate e definitive. Il Presidente Draghi su questo punto ha lasciato, giustamente, aperta la porta per un dialogo più a lungo termine che porti per la previdenza e gli ammortizzatori sociali ad un riforma profonda e definitiva.

Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza

 del Pd Metropolitano di Milano