La Finanza torna a Palazzo di Città per la Piazza: dubbi sulla variante - Le Cronache
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La Finanza torna a Palazzo di Città per la Piazza: dubbi sulla variante

La Guardia di Finanza nuovamente a Palazzo di Città. L’indagine su Piazza della Libertà prosegue con l’acquisizione di documenti al Comune di Salerno. In particolare sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle, coordinate dal comandante Antonio Mancazzo, sono finiti anche ieri atti contabili, mandati di pagamento, impegni di spesa. Per la seconda volta i finanzieri hanno fatto visita al settore ragioneria, al quarto piano del Palazzo di via Roma. Al centro dell’inchiesta, l’appalto per la costruzione della mega piazza sul mare di Santa Teresa. Le carte acquisite, infatti, riguardano conti e mandati di pagamento verso le imprese che stanno realizzando l’opera, nonché verso i tecnici e periti incaricati. Venerdì il primo blitz al Comune di Salerno e negli uffici della Esa al cantiere, da parte del nucleo tributario della Guardia di Finanza e l’acquisizione dei primi faldoni. Poi la conferma dell’inchiesta, ulteriore rispetto a quella già in corso alla Procura di Salerno sui crolli di alcuni pilastri di piazza della Libertà. Le recenti indagini riguarderebbero l’aggiudica dell’appalto ed una presunta turbativa d’asta. Un nuovo filone per passare in rassegna le procedure d’assegnazione e i contatti tra le aziende. Ma tra i documenti più rilevanti, pare che sotto osservazione ci sia finita anche la variante in corso d’opera.
La delibera giuntale 177 del 2011, Giunta nella quale era presente anche Vincenzo De Luca, varia anche economicamente l’ammontare dell’appalto, aggiudicato dal Consorzio Tekton (di cui la Esa ne fa parte ed è subappaltatrice), con un ribasso del 31,011 per cento. Tradotto 14 milioni di euro circa che, con l’atto di giunta e con l’approvazione della variante (necessaria per circostanze impreviste e non prevedibili, si legge nel documento), sbalzano a 25 milioni di euro. Questo per garantire e potenziare le misure di impermeabilizzazione delle strutture interrate ai livelli di falda. Variante che viene affidata allo stesso consorzio Tekton (dunque alla Esa) e non alla Lotti &C., redattrice del progetto della Piazza.
Ora il materiale sarà tutto all’esame degli inquirenti mentre non si escludono ulteriori acquisizioni di atti tecnici.

 

27 marzo 2013