La festa di Sant'Antonio finisce al Tar ed in Procura - Le Cronache
Cava dè Tirreni

La festa di Sant’Antonio finisce al Tar ed in Procura

La festa di Sant’Antonio finisce al Tar ed in Procura

di Andrea Pellegrino

Un ricorso al Tar ed un esposto in Procura. Queste le prossime mosse per contestare la disposizione del sindaco Vincenzo Servalli che ha espresso “parere negativo” all’accensione di fuochi pirotecnici a Monte Castello in occasione della festa di Sant’Antonio. La raccolta firme a sostegno di fra’ Gigino e della sua festa prosegue e a quanto pare le firme raggiunte sfiorano le quattromila, nel mentre l’argomento approderà direttamente in aula consiliare martedì prossimo su sollecitazione del consigliere comunale – ex sindaco – Marco Galdi.
Al vaglio, poi, il ricorso al Tribunale amministrativo regionale che ben presto sarà deposito dal pool di avvocati messo in piedi da Alfonso Senatore. L’ex assessore alla sicurezza e avvocato penalista, sarà affiancato in questa battaglia a favore dello spettacolo pirotecnico in onore di Sant’Antonio dai professori Di Lieto e Ioele e dai legali Apicella, De Simone, Marinucci e Crispo. Oltre al Tar dove si impugnerà l’atto del primo cittadino è in via di definizione anche un esposto alla procura della Repubblica. «Riteniamo che quanto firmato dal sindaco non sia corretto – spiega Alfonso Senatore – in quanto il primo cittadino è un organo politico e non esprimere autorizzazioni che sono di carattere dirigenziale. Intravedo, in tal senso, un eccesso di potere ed una illegittimità amministrativa che sottoporrò anche in sede penale»