La delega concessa a Guerra mina gli equilibri della maggioranza, tutt'altro che stabile - Le Cronache
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La delega concessa a Guerra mina gli equilibri della maggioranza, tutt’altro che stabile

La delega concessa a Guerra mina gli equilibri della maggioranza, tutt’altro che stabile

di Erika Noschese

La delega di Ermanno Guerra alla Cultura riaccende le polemiche a Palazzo di Città. Se, infatti, da un lato un ex consigliere – non premiato dagli elettori ma dalla sola amministrazione che lo ha buttato nel calderone dell’Asi solo poche settimane fa, insieme ad altri non eletti quali Luigi Della Greca e Aniello Della Valle – entra nuovamente in Comune con l’ennesimo incarico importante, dall’altro Rocco Galdi, Antonio Fiore e Fabio Polverino rivendicano un ruolo di spicco nell’assise comunale per aver contribuito alla riconferma di Vincenzo Napoli con il loro baglio di voti, non certamente da sottovalutare. I tre consiglieri di maggioranza, infatti, erano in pole per un assessorato ma la scelta del primo cittadino di formare una giunta per metà tecnica e metà politica, correndo così ai ripari con lo scandalo delle cooperative sociali e il conseguente arresto di Nino Savastano (oggi consigliere regionale sospeso) e Vittorio Zoccola (ras delle coop) e, soprattutto nel tentativo di non far entrare a Palazzo di Città la candidata dei Progressisti per Salerno Alessandra Francese, ha mescolato nuovamente le carte in tavola. Per Napoli, soprattutto all’inizio del mandato bis, era necessario mantenere salda la sua maggioranza – che già iniziava a scricchiolare – tanto da aver lasciato intendere di riempire presto i voti mancanti nella giunta comunale. Caselle che, ancora oggi, restano scoperte e senza la volontà di completare la sua giunta. Oltre alla delega alla Cultura, il sindaco ha tenuto per sé anche quella allo Sport, richiesta più volte tanto da Galdi quanto da Fiore che pretendono l’assessorato. Intanto, in casa Psi non mancano i malumori generali. Stando a quanto emerso, infatti, ieri mattina il segretario nazionale Vincenzo Maraio avrebbe convocato all’ultimo minuto una riunione presso la sede del coordinamento cittadino, a Torrione, ma, per il momento, il contenuto resta riservato e tutti sono con le bocche cucite. Il numero uno dei socialisti, infatti, potrebbe incontrare personalmente il sindaco Napoli chiedendo spiegazioni circa la mancata assegnazione della delega a Tonia Willburger che, nonostante la pandemia e i conseguenti lockdown, ha portato avanti numerose attività, programmandone di nuove. Al momento sono solo voci di corridoio ma proprio il governatore Vincenzo De Luca avrebbe raffreddato i rapporti con il Psi, verosimilmente per scelte non condivise a livello comunale. Al momento, nulla di confermato: il Psi continua a fare il suo percorso tanto a Palazzo di Città quanto nel coordinamento cittadino ma proprio Maraio avrebbe rivendicato un riconoscimento per la Willburger, entrata in consiglio comunale dopo la nomina di Natella ad assessore alle Politiche Ambientali. Intanto, resta a guardare anche Angelo Caramanno che, proprio come gli altri colleghi, spera di riavere per sé la delega allo Sport, pur restando fuori dalla giunta. Al momento, su questo aspetto non si hanno conferme ma è facile immaginare che il sindaco Napoli possa puntare ad una persona fuori da Palazzo Guerra per provare a salvare gli equilibri e, soprattutto ora, non rischiare di perdere il sostegno del Psi che, a conti fatti, non ha mai (o quasi) alzato la testa con la maggioranza per rivendicare quanto spettava con i voti ottenuti.