La città in strada per dire no alla chiusura del Punto Nascite - Le Cronache
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La città in strada per dire no alla chiusura del Punto Nascite

La città in strada per dire no alla chiusura del Punto Nascite

di Mario Marrone

La città di Sapri si appresta a scendere in piazza per dire no alla chiusura del punto nascite dell’ospedale cittadino dell’Immacolata. Ad organizzare la manifestazione di protesta programmata per giovedì prossimo 22 novembre CittadinanzaAttiva che invita tutti i cittadini a far sentre la propria voce per evitare un ulteriore scippo perpetrato a danno della collettività. Intanto, in questo contesto riguardante la soppressine dei punti nascita di > e Sapri, si inserisce il parere espresso a riguardo dal Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche che in una nota punta il dito anche contro il Governatore della Campania Vincenzxo De Luca ritenendolo corresponsabile per quanto sta accadendo. Il segretario territoriale del Nursind Biagio Tomasco rvolgendosi direttamente a De Luca gli pone una precisa domando e cioè se pensa che “ i cittadini del Cilento e Valdianesi abbiano l’anello al naso, al momento in cui Ella (De Luca ndr) vada a scaricare sul Governo centrale attualmente in carica quanto stabilito dal Piano di Riordino Ospedaliero della Regione Campania” In questa storia secondo Tomasco la Regione ha sue precise responsabilità e nulla è stato fatto per ovviare alla situazione a cui s è giunti “Eppure dice il sindacalista- le avvisaglie vi erano in abbondanza ma nessuno a livello regionale e provinciale ha mosso un dito per evitare quanto sta accadendo precisando che “I cittadini del Vallo di Diano e Cilentani non hanno bisogno di deroghe, perché il loro diritto alla salute è sancito dalla Costituzione. Cosa ha fatto le, Governatore, per fasr si che tanto non accadesse? Lei aveva i poteri per intervenire essendo commissari della sanità in Campania. Ci spieghi perché è intervenuto in deroga per le rianimazioni u anche nei presidii unicamente con Pronto Soccorso e non nei punti nascita. Lei è il braccio armato del Governo centrale che non ha esitato a criticare pur facendone intimamente parte”.