L' omaggio a Tatiana Kirieva dei Musicastoria - Le Cronache
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L’ omaggio a Tatiana Kirieva dei Musicastoria

L’ omaggio a Tatiana Kirieva dei Musicastoria

E’ l’evento che ha segnato più di tutti il cartellone della XXII edizione dei Concerti d’Estate di Villa Guariglia, per l’inattesa scomparsa della direttrice dell’orfanotrofio di Zhodino

Di GAETANO DEL GAISO

L’ evento la rassegna dei ‘Concerti d’estate di Villa Guariglia in tour’, ideata dal neo-assessore alla Cultura del Comune di Salerno Antonia Willburger, che per questo particolare appuntamento si è fregiata della collaborazione con l’Associazione ‘Salerno accoglie’, ONLUS nata dalla precisa volontà dei suoi attori di concedere una seconda possibilità ai bambini detenuti negli orfanotrofi bielorussi, ospitandoli sul suolo salernitano e facendo respirare loro la salubre aria campana. Questo è quanto il presidente dell’Associazione, Gennaro Apostolico, ha dichiarato a seguito della visione di un filmato realizzato in memoriam di Tatiana Kirieva, direttrice dell’orfanotrofio di Zhodino, alla quale è dedicato il concerto e con la quale, racconta Apostolico, era venutosi a creare un rapporto d’intenti di sì baliosa specie che la sua prematura dipartita ha rappresentato la chiave di volta non solo di questa stessa serata, ma anche dell’operato della stessa Associazione. Dopo la lettura di un’accorata lettera di commiato da parte di Liuda, una giovane donna bielorussa d’origini, ma italiana d’adozione, accompagnata dalla commossa sei-corde di Francesco Granozio, è il momento dei Musicastoria e del loro ‘Spasiba’ – traslitterazione dal russo ‘Спасибa’, che vuol dire ‘grazie’, prima parola pronunciata dai bambini di Zhodino durante i primi concerti organizzati nella loro terra natale, nel 2012 -, un concerto la cui musica apre le porte ad un passato non troppo remoto e che si articola in due parti: la prima, una enarratio delle vicende dell’epoca del brigantaggio, della rivoluzione di Napoli del 1799 e delle incursioni dei saraceni sulle nostre coste, che si animano nella straordinaria capacità dialettica e gestuale della burattinaia cantastorie Flavia D’Aiello e nell’ecletticità del sassofonista e compositore Vito Ranucci, la cui firma s’appone alle colonne sonore di alcuni film di Monicelli e Placido. La seconda, invece, tutta dedicata alla danza e all’arte danzante di Raffaella Coppola, che col suo corpo realizza voluttuosi disegni dalla funzione apotropaica ed esorcizzante, accompagnata dalle penetranti voci di Angelo Santucci e di Fortuna Imparato, dall’agile violino di Danilo Gloriante, dal roboante basso di Pietro Pisano e dalle epilettiche chitarre di Francesco Granozio e Ciro Marraffa.  Il ricavato del concerto, obolato di €5.00, unitamente al contributo dei tanti amici dell’associazione e delle famiglie salernitane che hanno deciso di aprire le porte a queste piccole creature, è stato devoluto interamente alla causa dell’Associazione ‘Salerno accoglie’, che già ha realizzato una sala musicale nell’orfanotrofio di Zhodino dedicata a Paola Galdi, docente di pianoforte e direttrice di coro di voci bianche salernitana prematuramente scomparsa qualche anno fa.