Iso Ambiente, fumata nera in Prefettura - Le Cronache
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Iso Ambiente, fumata nera in Prefettura

Fumata nera dall’incontro in prefettura: ai lavoratori di Iso Ambiente arriva solo la quattordicesima e il sindacato dichiara: «Se entro 10 giorni non arriva almeno uno dei 4 stipendi arretrati sarà sciopero». E’ iniziato intorno alle 12:30 ed è terminato poco dopo le 14:30, l’incontro avvenuto in sede prefettizia
dove i lavoratori si sono seduti al tavolo con i rappresentanti del Consorzio e di Iso Ambiente, assenti non convocati dalla prefettura gli enti committenti. «Noi avevamo chiesto al tavolo la presenza dei Comuni, la prefettura ritiene però non indispensabile convocare gli enti committenti ma solamente gli imprenditori o le aziende che devono retribuire – ha dichiarato il segretario della Uil Trasporti Gennaro Scarano». All’incontro erano presenti, quindi, il commissario del Consorzio di Bacino Salerno 2 Giuseppe Corona e l’amministratore di Iso Ambiente Giovanni Cirillo, con gli stessi dipendenti dell’azienda partecipata del Consorzio al 100%. Arrabbiati e delusi, i lavoratori hanno lasciato la prefettura non soddisfatti delle risposte ricevute e di un futuro ancora incerto. Nella giornata di ieri hanno ricevuto soltanto la quattordicesima ma, con ottobre alle porte, stanno per diventare quattro i mesi senza stipendio. «Come al solito il commissario Corona sostiene di non avere a disposizione somme, siamo arrivati ad una situazione tale che non consente più a nessuno la retribuzione se non intervengono gli enti creditori. Il problema è che ci sono troppi enti che chiedono troppi soldi alle aziende che fanno questo tipo di servizio – ha dichiarato Gennaro Scarano della Uil – queste aziende non hanno incassi propri o soldi di provenienza diversa da quelli che devono arrivare dagli enti, quindi nel momento in cui c’è il mancato pagamento delle fatture il risultato sono venti famiglie che non percepiscono stipendio da circa 4 mesi. Questo non è più possibile, per quanto mi riguarda gli enti stanno calpestando le più elementari norme democratiche contenute nella Costituzione italiana – ha proseguito Scarano parlando delle decisioni prese nella mattinata di ieri – questa mattina (ieri per chi legge ndr) ai lavoratori è arrivata la quattordicesima, però se entro 10 giorni non arriva almeno uno dei quasi quattro stipendi che mancano avvieremo uno sciopero importante. Inoltre, attendiamo anche dei soldi che dovrebbero arrivare dalla Regione Campania. Non si riesce più a garantire il diritto al salario, la mobilità, il diritto alla salute, io credo che ci dovrebbe essere un intervento del Governo. Se si decidesse di fare un piano di rientro, anziché tra Comuni, enti committenti e aziende, farli tra enti committenti e Governo, basterebbe che il Governo anticipasse il 50% dei crediti certificati che i consorzi hanno nei confronti degli enti per risolvere la situazione per almeno un anno – ha proseguito – Se tutto questo non avviene io penso che negli ultimi mesi ci saranno situazioni incontrollabili anche da parte del sindacato. Il sindacato è diventato quasi un esattore, a volte siamo noi a prestarci ad andare verso gli enti debitori per chiedere le spettanze, purtroppo ci sono anche contrasti tra gli enti».