Per salvare la bimba Angela lascia la clinica pugliese - Le Cronache
Cronaca Provincia Salerno Sud

Per salvare la bimba Angela lascia la clinica pugliese

”La signora Angela, incinta ed affetta da tumore al cervello, ha dovuto firmare le dimissioni volontarie dalla clinica ‘La Madonnina’ di Bari, rinunciando a curarsi in Puglia per salvare soprattutto la bimba che attende, per sottrarsi alle indegne lungaggini che l’assessore Gentile ed il Presidente Vendola hanno inumanamente frapposto all’intervento che potrebbe salvarla e comunque mettere in sicurezza la sua creatura”. E’ quanto riferisce il capogruppo del Popolo della Liberta’ alla Regione Puglia, Ignazio Zullo, a proposito della vicenda della donna di 26 anni, di Salerno, che era ricoverata nella clinica privata barese per sottoporsi a un trattamento radiochirurgico con l’apparecchiatura Cyber knife. ”Un’ennesima, intollerabile pagina di mala-burocrazia sulla pelle degli altri – aggiunge – nella pretesa, insieme ad altre scartoffie, non soltanto di firme autentiche a norma di legge sui consensi informati suoi e del marito, nonche’ su relazioni cliniche dei medici sull’intervento a farsi, ma anche di piu’ relazioni tecniche sullo stato della clinica, spinte fino alla quantificazione della sua rumorosita’, come se la stessa non fosse ampiamente e da sempre nota ai pedanti uffici stessi. Tutto questo in una situazione di estrema emergenza in cui sono a rischio due vite umane e in cui non ci dovrebbe essere piu’ una sola ora da perdere”. ”Amaramente riflettevo sul fatto che, se invece di un intervento salva-vita – prosegue Zullo – in gioco fosse stato un impianto fotovoltaico di qualche avventuriero d’importazione, autorizzato perfino alla vigilia di Natale, o anche soltanto il pur meritorio insediamento del compagno Farinetti, sanato con tutti i crismi in sole 24 ore dal duo Emiliano-Vendola, la questione sarebbe stata risolta in tempo reale. Per l’intero sistema sanitario pugliese e’ una sconfitta assurda, che non puo’ restare senza conseguenze. Per la Puglia intera, un’umiliazione mai tanto dolorosa. Mai tanta vergogna – conclude Zullo – sulla Regione Puglia”.