Inchiesta Asi, Fratelli d’Italia: «Canfora deve dimettersi» - Le Cronache
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Inchiesta Asi, Fratelli d’Italia: «Canfora deve dimettersi»

Inchiesta Asi, Fratelli d’Italia: «Canfora deve dimettersi»

di Andrea Pellegrino

«Canfora deve dimettersi». Dopo la richiesta di rinvio a giudizio per concussione a carico del presidente della provincia e del direttore generale Bruno Di Nesta(anticipata ieri su queste colonne)per presunte pressioni all’ex presidente dell’Asi, Gianluigi Cassandra, i Fratelli d’Italia chiedono chiarezza e soprattutto le dimissioni dei vertici. Edmondo Cirielli attraverso una interrogazione parlamentare chiederà lo scioglimento dell’amministrazione provinciale di Salerno dopo i recenti fatti. Da Antonio Iannone (presidente regionale di Fdi) e Michele Cuozzo (presidente provinciale Fratelli d’Italia) le dure accuse a Canfora. «Dovrebbe dimettersi – incalza Iannone – perché oltre a non essere capace di amministrare la Provincia sono due anni che è lì e non ha fatto nulla di quello che aveva annunciato dopo la mia presidenza». «Inoltre – prosegue – queste vicende giudiziarie se dovessero essere confermate in una sentenza di condanna, rappresentano una gravità unica, voglio ricordare che per la vicenda “Arechi Multiservice” per le dichiarazioni nei confronti di Feola è stato già rinviato a giudizio. Se la vicenda di Cassandra dovesse culminare in una condanna esisterebbe anche una possibilità di reiterazione del reato, perché continuando a svolgere il ruolo di presidente, può continuare a mettere in essere questa condotta ed è un aspetto molto serio in tempi di frittura di pesce. Il Pd veramente ha perso ogni vergogna questi erano quelli che facevano la morale a noi, la Raggi rispetto a Canfora come capacità amministrative e in termini di conoscenza del diritto amministrativo sembra essere Lorenzo Lentini». A rincarare la dose è Michele Cuozzo: «Le vicende giudiziarie di queste ore che vedono, ancora una volta, il Presidente Canfora protagonista in negativo, rappresentano solo la punta punta dell’iceberg di un fallimento senza eguali. Gli indicatori economici, purtroppo tutti negativi, hanno fatto sì che la Provincia di Salerno scivolasse agli ultimi posti, tra le Province italiane, per la qualità della vita. Una conclamata incapacità politica ed amministrativa di un Presidente, che colleziona tristi primati, è rappresentata dal fatto che a fine anno l’Ente non ha ancora approvato il bilancio di previsione». «E’ scandaloso, un anno senza programmazione significa un governo inutile, che nega futuro e speranza ai suoi amministrati. Il Prefetto dovrebbe sciogliere il consiglio e mandare a casa un presidente che quale ultimo atto dovrà certificare solo il suo fallimento. In queste ore apprendiamo che la Magistratura salernitana ha ipotizzato reati gravissimi a carico del Presidente Canfora. Il reato di concussione per presunte pressioni ai danni del presidente Cassandra. Questa vicenda, fa da cornice ad un quadro desolante emergente dalla indagine campana che vede al centro il suo governatore, le sue battute tutt’altro che goliardiche ed il suo modus amministrandi. In questo quadro – prosegue l’avvocato Cuozzo – Canfora deve andare a casa, deve dimettersi, e lo deve fare con immediatezza non solo è non tanto per il suo fallimento ma anche e soprattutto per dar modo alla magistratura salernitana di accertare quanto di gravissimo addebitatatogli. Attiveremo ogni legittima procedura per impedire che codesto Presidente possa addirittura gestire la fase elettorale del rinnovo del consiglio provinciale, invitando fin da ora la magistratura ad essere vigile onde evitare che altre battute goliardiche entrino a gamba tesa nella campagna elettorale». Poche parole, infine, da parte del consigliere del Comune di Salerno in quota Forza Italia, Roberto Celano, che ha commentato la vicenda che vede protagonisti Bruno Di Nesta e Giuseppe Canfora: «Ormai è evidente a tutti che il presidente Canfora è l’emblema di un sistema dinastico e famelico che mira all’occupazione sistematica di ogni spazio di potere».