Incarichi ai dirigenti, avviso di garanzia per Strianese - Le Cronache
Provincia San Valentino Torio

Incarichi ai dirigenti, avviso di garanzia per Strianese

Incarichi ai dirigenti, avviso di garanzia per Strianese

Incarichi ai dirigenti: avvisi di garanzia per il sindaco Michele Strianese, gli ex componenti della Giunta comunale, ex segretaria comunale e due dirigenti, trema palazzo di città. Ipotesi di reato di abuso d’ufficio in concorso a carico di amministratori pubblici per conferimento di incarichi ad alta specializzazione contro le regole e le leggi comunali. L’esecutivo sanvalentinese finisce nel mirino della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. L’attività investigativa coinvolge in particolare il sindaco di San Valentino Torio, Michele Strianese, l’ex segretaria comunale Maria Senatore, gli assessori Rosanna Ruggiero, Giancarlo Baselice, Giuseppe Pascale, Vincenzo Ferrante, e i funzionari Giovanni Pellegrino e Giancarlo Migliaro, le cui nomine rappresentano il cuore dell’azione investigativa. Le nomine di Giovanni Pellegrino e Giancarlo Migliaro rappresentano il cuore dell’azione investigativa. Pellegrino, in particolare, già in qualità di responsabile dell’ufficio tecnico dell’ente, sarebbe stato nominato con «sviamento di potere ed in violazione di legge», per il primo capo d’accusa. Sotto la lente degli accertamenti, con il lavoro inquirente coordinato dal sostituto procuratore Anna Chiara Fasano, la prima nomina e i relativi affidi effettuati, riguardano la funzione dello stesso Pellegrino, il quale veniva nominato responsabile del settore edilizia privata, per Sue e Suap, sportello unico edilizia ed attività produttive e manutenzione, così procurandogli un ingiusto vantaggio patrimoniale fino al 30 marzo 2018, con proporzionale danno per la pubblica amministrazione e gli altri concorrenti, violando le regole della delibera di giunta comunale, con la disciplina di affidamento incarichi dirigenziali extra pianta organica. Nel caso di Pellegrino, in particolare, il sindaco Strianese approvava il verbale di valutazione della commissione, con la nomina contestata il 21 marzo 2017, con un contratto il 29 marzo 2017 e la conferma dell’incarico il 30 marzo 2018. Il secondo capo d’accusa riguarda, invece, la nomina di Giancarlo Migliaro, già responsabile area dell’ente, al quale veniva affidato l’incarico di responsabile del settore tecnico e manutentivo, con attribuzione di altre funzioni e illecito vantaggio patrimoniale. La delibera, in questo secondo caso contestato, è relativa al 2015, con un difetto di competenza, in quanto la nomina doveva essere effettuata dal consiglio comunale, con la presunta violazione della disciplina di rivisitazione del regolamento uffici e servizi: anche in questo caso si sarebbe trattato, per le accuse, di un incarico extra pianta organica, ad alta specializzazione. Invece, il 29 gennaio 2016, secondo l’accusa, il primo cittadino nominava Migliaro responsabile del terzo settore, fino al primo febbraio 2018, con un contratto stipulato a tempo pieno per l’incarico. La vicenda registra l’approvazione della nuova dotazione organica del comune valentinese, con istituzione dell’area di edilizia privata e manutenzione, con la nomina di Migliaro quale responsabile, modifica di una precedente decisione. Il 31 gennaio 2018, ancora, il sindaco prorogava l’incarico di funzionario direttivo- responsabile del settore tecnico-manutentivo per sei mesi, con scadenza al 31 luglio, salvo ulteriori proroghe. L’ultimo atto era un decreto, firmato lo stesso trenta luglio, che conferiva a Migliaro anche l’assegnazione dei servizi inerenti i rifiuti solidi urbani, visto che lo stesso funzionario aveva svolto ad interim i compiti previsti. Anche in questo frangente, per la procura, si integra la violazione con un vantaggio patrimoniale ingiusto, fino alla scadenza dell’incarico, con un danno corrispondente. Il doppio capo d’accusa, per le due nomine, ipotizza abuso d’ufficio in concorso tra giunta e interessati: gli avvisi di garanzia prevedono dopo la notifica venti giorni di tempo ai coinvolti per chiedere eventuale interrogatorio al Pm o per depositare memorie difensive