In maniche di camicia per salvare la Metro - Le Cronache
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In maniche di camicia per salvare la Metro

In maniche di camicia per salvare la Metro

di Marta Naddei

In maniche di camicia. In cinquanta secondi, con l’ormai fedele cartello “Regione truffa” alle spalle, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca lancia la sua nuova invettiva nei confronti della Regione Campania per quel che riguarda la questione della linea ferroviaria urbana di Salerno. E lo fa da Palazzo di Città, dove ha registrato un videomessaggio poi postato sulla sua pagina Facebook. A cinque giorni da quello che potrebbe essere lo stop alle corse per il servizio attivato solo lo scorso 4 novembre, il primo cittadino torna alla carica e punta nuovamente il dito contro palazzo Santa Lucia. «Già da tempo abbiamo mandato la nostra diffida alla Regione Campania affinché inserisca immediatamente la rete metropolitana della nostra città nel contratto di servizi con le Ferrovie dello Stato – afferma De Luca – per cui la Regione riceve 160 milioni di euro dallo Stato. Ad oggi non hanno risposto nulla. Settemila utenti della metropolitana stanno appesi, non sanno quello che succederà. Sono persone che vengono da tutta la regione, magari per raggiungere l’ospedale San leonardo. E’ un’autentica vergogna. Se entro questo mese la regione non risponde la metropolitana da aprile chiude. Sarà l’ennesimo atto di delinquenza politica». Insomma, nulla di nuovo sotto il sole. L’accusa di De Luca, in fondo, è sempre la stessa. Un dato nuovo, però, c’è: il misterioso numero degli utenti del servizio ferroviario urbano di Salerno, passato dai diecimila dei primi tre giorni, poi a seimila quotidiani, fino ai settemila contati ieri da Vincenzo De Luca. Numeri che, al momento, restano semplicemente tali perché, fino ad oggi, non è stato possibile avere alcuna comunicazione ufficiale sul reale carico di traffico che il Minuetto che effettua il servizio ferroviario cittadino di Salerno. Dalla direzione regionale di Trenitalia – contattata più volte dalla nostra redazione tramite e mail, non è mai giunta alcuna risposta. Così come da Palazzo di Città – che a detta di qualcuno pare sia l’unico ente incaricato di dare numeri ufficiali in merito – nessuno ha mai voluto rendere noto il famoso report con cui Trenitalia ha comunicato il volume di traffico passeggeri. Insomma, dovremmo andare sulla fiducia anche alla luce del fatto che non ci sono nemmeno i tornelli elettronici che possano verificare gli ingressi al binario dedicato al servizio ferroviario cittadino.