In Campania si rischia un vero e proprio tracollo della sanità pubblica - Le Cronache
Regionali 2020

In Campania si rischia un vero e proprio tracollo della sanità pubblica

In Campania si rischia un vero e proprio tracollo della sanità pubblica

Corriamo il rischio, in Campania, tra numerosi altri, che l’emergenza Covid-19 nasconda un vero e proprio tracollo della sanità pubblica, vittima di politiche miopi e scelte interessate, quando al comando delle principali strutture gli amici sono stati preferiti alle competenze. Un rischio enorme, perché significherebbe nascondere sotto al classico tappeto una gestione fallimentare della snaità pubblica che oggi pone la Campania tra le ultime regioni in termini di offerta assistenziale e capacità di intervento. «La sanità pubblica – sottolinea l’avvocato Vitantonio Marchesano, candidato al consiglio regionale nella usta Fratelli d’Italia con Caldoro presidente – , negli ultimi mesi è stata identificata solo con l’emergenza epidemiologica. La situazione non è solo casuale, perché a qualcuno è servita per nascondere la verità. Ad esempio, già da qualche settimana, è emerso un dato che dovrebbe allarmare, ma che per la Regione Campania rimane sotto traccia, soprattutto nascosto ai cittadini: gli ospedali campani, particolarmente quelli a sud di Salerno, i nostri ospedali stanno registrando un ritardo enorme che rischia di rilevarsi fatale per la salute dei cittadini, nelle attività diagnostiche e di prevenzione. Si tratta poi di servizi ed attività che per gli ospedali della Piana del Sele, Eboli e di Battipaglia, vanno incontro ad una progressiva ed inarrestabile riduzione». Marchesano non crede all’ipotesi di una ospedale unico della Valle del Sele, un riferimento sanitario che metta insieme l’offerta sanitaria degli attuali nosocomi attivi. «Negli ultimi anni – ricorda ancora l’avvocato Marchesano – la Regione Campania continua a raccontare la favoletta dell’ospedale unico del Sele, una struttura che avrebbe dovuto accorpare gli ospedali di Battipaglia e di Eboli, aumentando l’offerta dei servizi e persino migliorandone la qualità. Una favoletta che è servita soprattutto a sviare l’attenzione dei cittadini, ma in alcuni casi anche delle classi dirigenti locali, chiamandole al confronto su un progetto irrealizzabile, mentre da Napoli il governatore l’imbonitore delle masse, nel nome del risparmio di spesa, aveva avviato un’azione di taglio di posti letto e di servizi, come drammaticamente hanno dovuto registrare soprattutto negli ospedali di Eboli e di Battipaglia». Per Fratelli d’Italia si tratta di un vero e proprio pericolo per l’assistenza sanitaria e l’offerta di servizi. «Siamo dinanzi all’ennesimo schiaffo che De Luca ed il Partito Democratico hanno dato sul volto delle popolazioni di tutta la Piana del Sele – afferma deciso Marchesano -. Con Fratelli d’Italia, insieme con il presidente Stefano Caldoro, abbiamo un piano per la sanità pubblica che non prevede alcun taglio di servizi e che, nell’ottica di una progettazione seria ed affidabile a garanzia dei cittadini e degli utenti della sanità pubblica, punta sulla riqualificazione delle strutture già esistenti, potenziandole e sottolineandone eventuali eccellenze, anche gratificando l’enorme lavoro che ogni giorno mettono in campo tanti operatori. Un lavoro che va al di là delle pecche della sanità pubblica campana. Basterebbe vedere l’impegno ed i risultati che le strutture organizzate sul territorio, senza la cappa di una Regione piovra che mette le nani su tutto, ad esempio l’Usca, hanno ottenuto. Invece di guardare agli incarichi agli amici, andrebbe sottolineato il lavoro, come quello di Lazaro Lenza, medico responsabile dell’Uscadi Eboli, che con i suoi collaboratori non si è ,imitato ai controlli medici, ma ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, realizzando una vera e propria trincea contro il virus ed i contagi e che rappresenta una sicurezza per le nostre comunità».Corriamo il rischio, in Campania, tra numerosi altri, che l’emergenza Covid-19 nasconda un vero e proprio tracollo della sanità pubblica, vittima di politiche miopi e scelte interessate, quando al comando delle principali strutture gli amici sono stati preferiti alle competenze. Un rischioi enorme, perché significherebbe nascondere sotto al classico tappeto una gestione fallimentare della snaità pubblica che oggi pone la Campania tra le ultime regioni in termini di offerta assistenziale e capacità di intervento. «La sanità pubblica – sottolinea l’avvocato Vitantonio Marchesano, candidato al consiglio regionale nella usta Fratelli d’Italia con Caldoro presidente – , negli ultimi mesi è stata identificata solo con l’emergenza epidemiologica. La situazione non è solo casuale, perché a qualcuno è servita per nascondere la verità. Ad esempio, già da qualche settimana, è emerso un dato che dovrebbe allarmare, ma che per la Regione Campania rimane sotto traccia, soprattutto nascosto ai cittadini: gli ospedali campani, particolarmente quelli a sud di Salerno, i nostri ospedali stanno registrando un ritardo enorme che rischia di rilevarsi fatale per la salute dei cittadini, nelle attività diagnostiche e di prevenzione. Si tratta poi di servizi ed attività che per gli ospedali della Piana del Sele, Eboli e di Battipaglia, vanno incontro ad una progressiva ed inarrestabile riduzione». Marchesano non crede all’ipotesi di una ospedale unico della Valle del Sele, un riferimento sanitario che metta insieme l’offerta sanitaria degli attuali nosocomi attivi. «Negli ultimi anni – ricorda ancora l’avvocato Marchesano – la Regione Campania continua a raccontare la favoletta dell’Ospedale Unico del Sele, una struttura che avrebbe dovuto accorpare gli ospedali di Battipaglia e di Eboli, aumentando l’offerta dei servizi e persino migliorandone la qualità. Una favoletta che è servita soprattutto a sviare l’attenzione dei cittadini, ma in alcuni casi anche delle classi dirigenti locali, chiamandole al confronto su un progetto irrealizzabile, mentre da Napoli il governatore l’imbonitore delle masse, nel nome del risparmio di spesa, aveva avviato un’azione di taglio di posti letto e di servizi, come drammaticamente hanno dovuto registrare soprattutto negli ospedali di Eboli e di Battipaglia». Per Fratelli d’Italia si tratta di un vero e proprio pericolo per l’assistenza sanitaria e l’offerta di servizi. «Siamo dinanzi all’ennesimo schiaffo che De Luca ed il Partito Democratico hanno dato sul volto delle popolazioni di tutta la Piana del Sele – afferma deciso Marchesano -. Con Fratelli d’Italia, insieme con il presidente Stefano Caldoro, abbiamo un piano per la sanità pubblica che non prevede alcun taglio di servizi e che, nell’ottica di una progettazione seria ed affidabile a garanzia dei cittadini e degli utenti della sanità pubblica, punta sulla riqualificazione delle strutture già esistenti, potenziandole e sottolineandone eventuali eccellenze, anche gratificando l’enorme lavoro che ogni giorno mettono in campo tanti operatori. Un lavoro che va al di là delle pecche della sanità pubblica campana. Basterebbe vedere l’impegno ed i risultati che le strutture organizzate sul territorio, senza la cappa di una Regione piovra che mette le nani su tutto, ad esempio l’Usca, hanno ottenuto. Invece di guardare agli incarichi agli amici, andrebbe sottolineato il lavoro, come quello di Lazaro Lenza, medico responsabile dell’Usca di Eboli, che con i suoi collaboratori non si è ,imitato ai controlli medici, ma ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, realizzando una vera e propria trincea contro il virus ed i contagi e che rappresenta una sicurezza per le nostre comunità».